stadio napoli

La tredicesima giornata di Serie A ha confermato la ressa in vetta alla classifica con le prime cinque, uscite tutte vittoriose, che hanno approfondito il solco dalle altre.

Il Napoli ha faticato forse oltre il lecito ad avere la meglio su una Roma, più tranquilla e più sul pezzo, ben messa in campo da Ranieri, che ha ceduto solo per una rete ad inizio ripresa di Lukaku, sfiorando poi anche il pari con una clamorosa traversa di Dovbyk. Si conferma il trend dei campani che vincono sempre soffrendo, ma vincono, forti di una difesa attenta ed ermetica, e che, alla fine, il gol riescono sempre a trovarlo. Per i giallorossi invece un nuovo inizio, il terzo di questa sciagurata stagione, che lascia intravvedere dei segni di risveglio ma che non porta punti.

Continua la marcia trionfale dell’Inter, che si sbarazza dell’Hellas con un perentorio 5-0 in trasferta, determinato tutto nei primi 45’. La squadra di Inzaghi è tornata dominante e letale, oltre che una generosa macchina da gol, trascinata da un cinico Thuram, che ha messo a segno un’altra doppietta. E dire che l’avvio del match era stato piuttosto difficile, con una clamorosa traversa colpita dagli scaligeri. Sugli scudi il ritrovato Correa autore di un gol, di un assist e due traverse.

L’Atalanta, dal canto suo, prosegue la sua corsa senza intoppi con una nuova vittoria in trasferta, contro il Parma, un 3-1 perentorio e mai in discussione. Retegui si conferma cecchino quasi infallibile, ben supportato da una squadra che gioca a memoria e segna con una facilità disarmante. Per Gasperini è forse l’anno giusto per provare ad entrare definitivamente nella leggenda conquistando il tricolore.

Palladino pareva faticare ad inizio stagione, poi, come fosse stata toccata con la bacchetta magica, la Fiorentina ha preso a volare e ora sembra non voler più atterrare. Anche a Como, su un campo difficile e contro un avversario che fa del bel gioco il suo credo, vince e convince, trascinata dalle reti di Adli e di un ormai inarrestabile Kean. Se la rosa reggerà, e si confermerà costantemente su questi livelli,  i viola potranno lottare per un posto in Champions.

Un’altra delle squadre in stato di grazia è la Lazio di Baroni, che aggiunge un’altra perla alla sua serie di vittorie consecutive, prendendosi anche lo scalpo del Bologna. I biancocelesti hanno forse dovuto faticare un po’ più del lecito, contro i felsinei, in dieci dalla mezz’ora per l’espulsione di Pobega, passando sugli sviluppi di un corner a metà ripresa, salvo poi dilagare nel finale. Anche per i capitolini i sogni di gloria passano dalla lunghezza e della qualità della rosa, visto che l’undici iniziale e le prime riserve sono di valore assoluto.

La partita più squallida e imbarazzante della giornata è stata proprio la sfida di San Siro tra Milan e Juventus, uno 0-0 per cui i protagonisti possono solo vergognarsi per il non gioco e il tremebondo approccio. Motta, privo di Vlahovic non ha pensato a niente di meglio che proteggersi con  10 giocatori costantemente  dietro la linea della palla, rinunciando completamente alla proposta offensiva. Fonseca non è stato capace di inventarsi nulla per scardinare il bunker bianconero accontentandosi di un’inutile punticino che allontano considerevolmente la vetta della classifica.

Salvano forse per il momento le rispettive panchine Vanoli e Nesta, che si bloccano su un 1-1 che lascia comunque molti più rimpianti al Torino, che, negli ultimi 20’, spreca una infinità di occasioni. I brianzoli strappano un punto d’oro grazie ad un bel colpo di testa di Djuric sugli sviluppi di un corner, dopo il vantaggio dei granata di Masina, sempre sugli sviluppi di un angolo.

Non ottengono i tre punti, dividendosi la posta, anche Genoa e Cagliari, al termine di un pirotecnico 2-2, con i sardi che aprono e chiudono i giochi con due reti su calcio di rigore, di Marin e Piccoli. In mezzo tanto Genoa che con Frendrup e Miretti avevanoilluso il popolo del grifone. La prima in panchina di Vieira non ha portato quella vittoria che sarebbe stata necessaria a portare un po’ di tranquillità in casa rossoblù, ma almeno alcuni dei grandi infortunati stanno ritornando, ieri è toccato a Messias.

Il turno si chiude con le sfide odierne, alle 18.30 Empoli-Udinese e 20.45 Venezia-Lecce.

DiGiuseppe Floriano Bonanno

Nato a Torino nel 1964 e laureato in giurisprudenza a Bologna nel 1990, da una vita lavora in un’azienda top nel mondo del banking. Appassionato di sport, letteratura e viaggi, ha contribuito a diverse riviste online focalizzate su calcio e cultura. Inoltre, ha arricchito il suo percorso pubblicando una serie di romanzi.

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