Nella giornata in cui, negli Australian Open, Jannik Sinner ha conquistato il primo Grande Slam della carriera, il ventiduesimo turno di serie A è stato decisamente favorevole all’Inter, l’unica, insieme all’Atalanta, ad aver conquistato i tre punti.
L’attesa sfida del Franchi, con i nerazzurri privi di Barella e Calhanoglou (senza il turco mai, in passato, i nerazzurri avevano conquistato l’intera posta), si è conclusa con la vittoria dell’Inter, in vero stile Simone Inzaghi. La partita, com’era lecito attendersi, l’ha fatta sempre la Fiorentina, ma gli uomini di Italiano hanno un piccolo, grande, difetto, quello di attaccare sempre a pieno organico concedendo ampie praterie alle ripartenze degli avversari. Già all’andata era finita 4-1 con i viola a prendersi gli applausi e l’Inter a raccogliere i tre punti. Questa volta il re dei bomber, Lautaro Martinez, ha segnato con una girata di testa direttamente su corner, portando il suo bottino personale a 22 reti stagionali. La var anche questa volta è stata protagonista, nel bene e nel male, assegnando un penalty ai padroni di casa, non visto dall’arbitro, e, clamorosamente, sciupato da Nico Gonzalez, tornato in campo dopo oltre un mese.
Meglio non poteva andare per l’Inter che si riprende la testa della classifica con un punto di vantaggio ed una partita in meno rispetto alla Juventus, che ospiterà a San Siro nel prossimo turno. Allegri sorprende tutti inserendo Milik nell’11 iniziale, al fianco di Vlahovic, preferendolo al nuovo golden-boy Yildiz, e mal gliene incolse! Proprio l’attaccante polacco al quarto d’ora, si lascia andare a centrocampo ad un’entrata improvvida e pericolosa che, dopo revisione var, gli costa il rosso. La Juventus in 10 fa veramente pochissimo, anzi è il nuovo Empoli di Nicola a comandare il gioco e a farsi preferire. In avvio di ripresa un gol di rapina sugli sviluppi di un corner, regala a Vlahovic il dodicesimo centro in campionato e il vantaggio ai suoi. Al 70’ arriva però la doccia fredda quando Baldanzi, dal limite dell’area, azzecca un colpo da biliardo con la sfera che si infila all’angolino basso lasciando di sasso Szczęsny, che osserva mestamente la sfera gonfiare la rete e spegnere i sogni di primato dei bianconeri. Non poteva esserci un modo peggiore per approcciare la sfida che vale il campionato con l’Inter, perché, perdendo, la Juventus andrebbe sotto, virtualmente, di ben sette punti…
Tra Milan e Bologna il pareggio è invece di rigore, con due rigori sbagliati dai rossoneri con Giroud e Theo Hernandez e quello del pareggio, realizzato al 92’ da Orsolini. Partita emozionante e ricca di colpi di scena con sugli scudi Loftus-Cheek, autore di una doppietta, e Zirkzee autore dell’iniziale vantaggio felsineo ed autentico mattatore della serata. I rossoneri si dimostrano ancora una volta una bella macchina da gol (è loro il secondo attacco del campionato), ma anche un autentico colabrodo in difesa con le 25 reti già subite. Bologna che torna a giocare come sa, cioè davvero molto bene, nonostante Thiago Motta sia stato espulso per le proteste dopo il primo rigore dei rossoneri. Nei prossimi turni, con 4 sfide su 5 in casa, si potranno pesare le ambizioni europee dei rossoblù, mentre per i rossoneri il treno scudetto si è ormai definitivamente allontanato.
Al quarto posto è salita l’Atalanta, che ha avuto la meglio sulla solita Udinese, generosa e pasticciona, e, diciamolo pure, anche un po’ iellata. I ragazzi di Gasperini vanno a gonfie vele e, nell’ultimo mese e mezzo letteralmente stanno volando, con De Ketelaere sempre più decisivo, suoi i due assist per le reti di Miranchuk e Scamacca, tornato al gol che mancava dalla sfida di novembre contro l’Inter. Per i friulani la situazione si fa sempre più complicata, anche se nulla è cambiato in fondo, visto che, Empoli ed Hellas a parte, hanno perso tutti.
Il derby del sud tra Lazio e Napoli finisce con un poco spettacolare 0-0. Le due squadre, reduci dalla trasferta araba, hanno un po’ pagata il viaggio e le fatiche nel deserto, regalando un primo tempo tattico e avaro di emozioni ed una ripresa appena più interessante con i padroni di casa più manovrieri e vicini alla rete. Sarri si prende il punto e poc’altro, Mazzarri che, nel finale, fa esordire tutti i nuovi arrivati, senza molti titolari fondamentali, conferma di aver intrapreso la strada giusta, la squadra è ben organizzata e solida mentalmente, per il quarto posto è ancora tutto possibile.
Come avevo previsto nella presentazione della giornata a Cagliari, nella partita del commiato a Gigi Riva, i ragazzi di Ranieri sono stati irretiti da un Torino sempre più propositivo ed efficace che si porta a 31 punti, ad appena 5 di distacco dal quarto posto occupato dall’Atalanta. Gli uomini di Juric, mai così in alto da quando allena i granata, disbrigano la pratica già nel primo tempo grazie ai gol del sempre più decisivo Zapata e di Ricci, mentre solo nell’ultimo quarto d’ora è arrivato il gol di Viola che ha reso meno amara una grave sconfitta. La situazione in classifica per i sardi resta preoccupante, come il trend delle ultime sfide. Per salvarsi occorre fare qualcosa di più e con maggior continuità.
Il Monza, dopo due sconfitte, torna al successo grazie ad una rete di Colpani, che era all’asciutto da più di due mesi. Si inizia a mettere davvero male per il Sassuolo che è decisamente in crisi di gioco e di risultati, per Dionisi questo è il momento più complicato da quando allena i neroverdi, e, se Berardi davverodovesse mancare per un po’, la situazione potrebbe davvero diventare difficile per gli emiliani.
Chi invece sta stupendo tutti per qualità, forza e la continuità di risultati è invece il Genoa di Gilardino, che, andato sotto contro il Lecce per la rete di Krstovic, tornato al gol dopo tempo immemorabile, ha saputo concretizzare la rimonta negli ultimi 20’ grazie ai gol di Retegui ed Ekuban. A 28 punti per i liguri si aprono nuovi orizzonti, visto che la pratica salvezza sembra ormai chiusa, salvo imprevedibili crolli.
Finisce in parità la sfida salvezza tra Hellas e Frosinone, con i veneti in gol con Suslov nel recupero del primo tempo ed i ciociari in rete con Kaio Jorge al 58’. Grossa occasione persa dai gialloblu, che avevano la possibilità di avvantaggiarsi nei confronti delle dirette concorrenti e che, invece, restano ancorati ad una posizione pericolosa. Rimangono invece appena fuori dalla zona salvezza i ragazzi di Di Francesco, che sembrano essere ritornati più attenti e centrati.
La giornata si chiude con la sfida di questa sera tra Salernitana e Roma, con Pippo Inzaghi e De Rossi alla ricerca di tre punti, fondamentali per i rispettivi obiettivi.