Igor Tudor

La trentaduesima giornata di Serie A ha decisamente scosso  la lotta per la zona Champions, mentre è stata piuttosto interlocutoria in zona salvezza.

L’Inter ha fatto il suo, liberandosi agevolmente del Cagliari, visto a San Siro piuttosto arrendevole, salvo un paio di guizzi in ripartenza, con protagonista sempre Piccoli. Ora che segna anche Arnautovic, oltre al solito, implacabile, Lautaro Martinez, il sogno del triplete può essere rinfocolato. Inzaghi continua ad ottenere il massimo, con un turnover ormai quasi perfetto, e la massima resa con, a volte, il minimo sforzo.

Lo scontro di Bergamo, tra Atalanta e Bologna, si decide al 2’, errore in chiusura dei felsinei e gol da bomber vero di Retegui. La squadra di Italiano ha approcciato male la sfida e la seconda rete di Pasalic, al 20’, frutto di una delle ‘solite’ ingenuità di Lucumi, ha chiuso i giochi. Poco è servito che poi  i rossoblù abbiano iniziato a proporre il proprio gioco, perché un Carnesecchi in versione Superman, ha parato tutto. Dopo tre sconfitte consecutive, la squadra di Gasperini torna al successo interno, che mancava da dicembre, e a segnare in casa dopo circa sette ore, difendendo così il terzo posto e allontanando una delle dirette concorrenti per l’accesso alla zona  Champions, che vede invece  interrompere la propria serie positiva.

Turno favorevole quindi alla Juventus, che ha la meglio su un Lecce sempre più in caduta libera, arrivato alla sesta sconfitta nelle ultime sette partite. La squadra di Tudor pare ora molto più compatta e determinata e trasmette la sensazione di essere davvero convinta e sicura di raggiungere l’obiettivo finale minimo, ovvero l’accesso in Champions. Tra le pieghe di una partita giocata con determinazione e buone trame, resta solo il cruccio della gratuita e, forse, inopportuna sofferenza finale. Per Giampaolo le cose non migliorano di una virgola mentre gli inseguitori intanto si avvicinano.

Tra Lazio e Roma finisce come i più si aspettavano, con un pareggio, combattuto, che lascia i giochi aperti per entrambe. La Lazio, dopo la batosta in Norvegia, era chiamata a fornire una prova di solidità, prima di tutto mentale, e i ragazzi di Baroni non hanno tradito le aspettative e forse recriminano un po’ per non essere riusciti a salvaguardare  il vantaggio  propiziato dal gol di Romagnoli. Per la squadra di Ranieri invece la solidità, anche mentale, è confermata, Soulè è un giocatore ritrovato, mentre continua a mancare la vittoria contro una big.

Perde invece una buona occasione di avvicinarsi alla zona Champions la Fiorentina che, dopo il successo di Celje, non va oltre un deludente pareggio interno contro il Parma. La squadra di Palladino ha sì sprecato qualcosa di troppo, ma è parsa, come in tutta la stagione, incapace di vincere le partite che contano davvero. Per Chivu e i suoi ragazzi invece un punto d’oro che tiene a distanza le concorrenti direte.

Vince fragorosamente il Milan ad Udine, con una goleada concretizzatasi tutta nella ripresa quando i rossoneri sono saliti in cattedra, trascinati dal ‘solito’ Leao. Nella serata della grande paura per Maignan, dopo il terribile scontro con Jimenez, i rossoneri si regalano una nuova speranza di rientrare in Europa. Per l’Udinese un’altra battuta d’arresto, in un momento decisamente no in cui la squadra di Runjaic pare aver staccato la spina.

Perde invece il Torino, sconfitto dal Como, che ha ormai quasi raggiunto l’obiettivo stagionale, ovvero la salvezza con un ampio anticipo e senza neppure troppa sofferenza. Per Vanoli e i suoi una caduta indolore dopo una lunga serie di risultati utili, che nulla aggiunge o toglie ad una stagione decisamente interlocutoria. Per Fabregas, dopo la promozione in serie A, la salvezza, alla prima stagione, è una nuova stelletta da appuntare su un petto su cui, immaginiamo, ne verranno  apposte tante altre.

Tra Hellas e Genoa finisce con uno 0-0 che conferma la rocciosa tenuta difensiva della squadra di Vieira e la difficoltà realizzativa di quella di Zanetti. Per gli scaligeri un punticino che muove la classifica e tiene a distanza  i concorrenti, ma che non basta per poter stappare lo spumante, la salvezza va ancora conquistata.

Nell’ultima chiamata, seppure con grande fatica, e la solita difficoltà a tradurre in gol quanto costruito, il Venezia conquista nel finale, grazie al primo sigillo in Serie A di Fila, tre punti che regalano speranza. Per Di Francesco continua la strada verso una salvezza che resta difficile da raggiungere , ma ora meno impossibile. Per il Monza un’altra prevedibile caduta che avvicina sempre più la retrocessione per cui manca ormai solo la matematica.

Stasera alle 20.45 si chiude il turno con lo scontro testa-coda tra Napoli ed Empoli, che interessa sia la testa che la coda della classifica.

DiGiuseppe Floriano Bonanno

Nato a Torino nel 1964 e laureato in giurisprudenza a Bologna nel 1990, da una vita lavora in un’azienda top nel mondo del banking. Appassionato di sport, letteratura e viaggi, ha contribuito a diverse riviste online focalizzate su calcio e cultura. Inoltre, ha arricchito il suo percorso pubblicando una serie di romanzi.