Proseguono le indagini sui cori razzisti subìti da Mike Maignan durante Udinese-Milan dell’ultimo turno di Serie A. Dopo la recente punizione per uno dei tifosi responsabili degli insulti, identificato grazie ai filmati messi a disposizione degli inquirenti dall’Udinese ed espulso a vita dallo stadio, arrivano sanzioni anche per la stessa società friulana. Nel dettaglio, il Giudice Sportivo ha disposto un turno da disputare a porte chiuse per i bianconeri grazie al referto arbitrale e al rapporto dei collaboratori della procura federale. In particolare la ricostruzione dei fatti evidenzia come ci siano stati ben due annunci che invitavano i tifosi a smettere con i cori razzisti, entrambi inascoltati. Le interruzioni di gioco sono state dunque due, la prima di un minuto e la seconda di 5, con le immagini dell’uscita dal campo di Maignan e di tutto il Milan che hanno fatto il giro del mondo scatenando un gran clamore mediatico.
Nella sua analisi, il Giudice Sportivo ha rilevato che “non sono state riportate chiare manifestazioni di dissociazione da tali intollerabili comportamenti da parte dei restanti sostenitori“, il che avrebbe potuto attenuare la sanzione. Il Giudice però poi prosegue facendo anche un plauso alla società: “Il comportamento attivo dell’Udinese e la disponibilità manifestata fin da subito a collaborare per l’individuazione dei responsabili hanno fatto scattare la sanzione minima per un evento di tale portata“. L’impegno del club nell’individuazione dei responsabili ha dunque contribuito a limitare la sanzione al minimo previsto per episodi di questo genere. Lo stadio dei bianconeri sarà quindi senza pubblico solo per la prossima gara interna, quella di sabato 3 febbraio alle 15 contro il Monza.