San Siro

Juventus e Inter stanno dando vita in questa stagione di Serie A ad un duello per il titolo che non si vedeva da anni e che riporta il nostro calcio indietro di qualche anno. L’ultima volta che le due protagoniste del “Derby d’Italia” hanno battagliato per lo Scudetto era infatti la stagione 2019/20, tristemente nota per essere finita ad agosto a causa della pandemia di COVID-19. In quell’occasione prevalse la Juventus targata Maurizio Sarri di appena un punto (83 a 82), per l’ultimo titolo del ciclo di 9 consecutivi in casa bianconera. Quest’anno le due squadre stanno facendo il vuoto in classifica, col solo Milan che a fatica riesce a stare dietro, seppur attardato di qualche punto. La competizione sta stimolando entrambe che continuano a macinare punti su punti senza passi falsi. L’ultima giornata ha visto un cambio “virtuale” al vertice con la Juventus che ha approfittato della Supercoppa italiana per superare l’Inter grazie al netto 0-3 a Lecce. I nerazzurri recupereranno la partita con l’Atalanta solo a fine febbraio, quando la situazione di classifica (anche e soprattutto per lo scontro diretto del 4 febbraio) potrebbe essere un po’ diversa. In questo che si prepara ad essere un rush finale avvincente Juventus ed Inter hanno dei punti di forza e di debolezza, che possono essere decisivi per l’una o per l’altra squadra e che adesso andremo ad analizzare nel nostro focus.

Perché l’Inter può/non può vincere lo Scudetto

Inter in Champion's League

L’analisi sull’Inter non può prescindere dal periodo d’oro che già da un anno e mezzo sta vivendo la formazione di Simone Inzaghi, in forma scintillante dal punto di vista del gioco e dei risultati. La finale di Champions League dello scorso anno non è evidentemente un caso, con i nerazzurri che hanno tenuto testa al Manchester City e che forse ai punti avrebbero meritato qualcosa in più rispetto all’1-0 finale per i Citizens. Lo spessore dell’Inter è ormai riconosciuto a livello internazionale, con la squadra di Simone Inzaghi che quest’anno è partita favorita per vincere tutto. Il primo trofeo dell’anno è arrivato pochi giorni fa nella finale di Riyad contro il Napoli in Supercoppa italiana, ma il vero obiettivo dei nerazzurri in questa stagione è la seconda stella. Uno dei punti di forza e insieme di debolezza dell’Inter è sicuramente la rosa ampia, con i ricambi che possono garantire un po’ di riposo alle prime linee. Anche di debolezza dicevamo però, perché in alcune zone del campo le riserve non garantiscono la stessa qualità dei titolari. È il caso dell’attacco dei nerazzurri, con Lautaro Martinez che sta viaggiando su medie gol spaventose quest’anno e che in Thuram ha trovato un partner ideale. I due si completano fisicamente e per caratteristiche tecniche, col figlio d’arte che si è integrato a meraviglia nella nuova realtà del campionato italiano. Dietro di loro però il nulla o quasi, con Arnautovic e soprattutto Sanchez che al momento non stanno offrendo le garanzie che ci si aspettava da loro. 2 gol per ciascuno di loro fino ad ora in 19 e 16 presenze rispettivamente, decisamente poco per essere le prime riserve di una squadra che punta a vincere tutto. Va un po’ meglio negli altri ruoli, con il centrocampo che offre alternative valide a Inzaghi come ad esempio Frattesi e Asllani e con la difesa in cui stanno crescendo diversi prospetti interessanti, uno su tutti Bisseck.

lautaro martinez

La questione dei ricambi diventerà fondamentale nei prossimi mesi quando i nerazzurri saranno impegnati in Champions League, competizione che gli toglierà energie fisiche e mentali. Già in due occasioni quest’anno (una delle quali lo scontro diretto con la Juventus dell’andata) i nerazzurri hanno infatti perso punti in campionato a cavallo di un impegno europeo, circostanza che può penalizzarli nella volata finale in cui ogni punto sarà importante. Altro dato da non sottovalutare sarà il calendario, che nelle prossime settimane vedrà l’Inter avversaria di Fiorentina, Juventus, Roma e Atalanta nel recupero, con in mezzo il doppio impegno contro l’Atletico Madrid in Champions. In una stagione così delicata e in un duello fatto di virgole, anche l’aspetto mentale risulterà fondamentale, con l’Inter che se dovesse perdere punti in questa fase potrebbe pagarlo a caro prezzo nelle ultime cruciali settimane della stagione. I nerazzurri sono però abituati a gestire questi momenti, con una maturità sempre crescente negli ultimi mesi e una squadra consapevole della sua forza. Per larghi tratti di questa stagione l’Inter ha dimostrato di essere la squadra più forte del nostro campionato, dominando quasi tutti gli scontri diretti e abbinando grande qualità offensiva a una solidità non comune in difesa.

Perché la Juve può/non può vincere lo Scudetto

allegri juve

I bianconeri di Max Allegri quest’anno si sono fortemente rilanciati, favoriti anche dall’assenza delle coppe. Il tecnico livornese è sicuramente un punto di forza della Juventus, allenatore esperto e che ha saputo gestire la scorsa travagliata stagione al meglio dal punto di vista della tenuta mentale dei suoi. Di recente Allegri è anche arrivato a 300 vittorie in Serie A a testimonianza del suo valore, con davanti solo Rocco e Trapattoni. Max continua a mantenere un basso profilo in questa stagione, con le sue dichiarazioni che sviano sempre dall’obiettivo Scudetto ma con la Juventus che arrivata a questo punto della stagione non può più nascondersi. La squadra sta a poco a poco costruendosi un’identità vincente che mancava da qualche anno dalle parti della Continassa. Squadra, società e tifosi vogliono tornare ad alzare dei trofei e questo duello con l’Inter sta caricando positivamente l’ambiente. La Juventus di questo mese di gennaio sta anche risultando estremamente prolifica sotto porta, fattore atipico per la formazione di Allegri, scudiero del “corto muso”. 18 gol nelle prime uscite dell’anno ne fanno il miglior attacco nei principali campionati europei, con Vlahovic miglior bomber del continente con 6 gol nel 2024. Ecco, se vogliamo trovare un punto di forza e anche di debolezza dei bianconeri questo risponde proprio al nome dell’attaccante serbo. Valore aggiunto nell’ultimo periodo, Vlahovic è però un calciatore molto umorale e non sempre costante nei numeri e nelle prestazioni. I suoi gol sono mancati per larghi tratti in questa stagione e sarà importante averlo al top della condizione nel rush finale soprattutto nelle partite più chiuse. L’attacco bianconero però può anche godersi l’esplosione di Yildiz in questo periodo, col turco che sta facendo grandi cose mostrando maturità e lucidità non comuni per la sua età. A seguire ci sono Milik e Chiesa, altri calciatori validi e che con un solo impegno a settimana sono continuamente stimolati a guadagnarsi una maglia da titolare. Il fattore calendario potrebbe ulteriormente favorire i bianconeri in questa fase, con l’Inter che come già detto avrà degli impegni ravvicinati contro squadre di livello e che potrebbe perdere punti preziosi. La Juventus dal canto suo deve evitare di “zoppicare” con le cosiddette piccole, circostanza che in questa stagione le ha fatto già perdere dei punti importanti. La squadra di Allegri, quasi perfetta negli scontri diretti di questa stagione, soffre le squadre che si chiudono bene concedendo pochi spazi. In queste occasioni spesso l’ha risolta un colpo del singolo ma non sempre potrà bastare solo questo, soprattutto nel finale di stagione quando i punti inizieranno a pesare per tutte anche in zona retrocessione. Il prossimo scontro con l’Empoli, in gran forma dopo l’arrivo di Nicola, sarà importante in questo senso vista anche la sfida dell’Inter con la Fiorentina dello stesso turno. Le motivazioni dei bianconeri sono forti, con anche lo Stadium che è tornato a essere un fattore, sempre sold out e che sta portando punti in più alla squadra di Allegri col supporto e il calore della tifoseria.

Juventus Stadium

Un altro punto importante per la nostra analisi è la gioventù bianconera, con Allegri che sta lavorando per il futuro in questa stagione, lanciando tanti giovani poco abituati a vincere. L’età media della Juventus di quest’anno è scesa vertiginosamente, con i soli Danilo, Szczesny e Rabiot nel ruolo di “veterani”. Se questo da un lato può dare una motivazione in più a loro nell’inseguire il sogno Scudetto, dall’altro può pesare nel finale di stagione quando aumenteranno le responsabilità e ogni partita si “sentirà” di più. In questo senso l’Inter può essere favorita, squadra rodata ormai da anni e fatta di calciatori esperti nel gestire la pressione oltre che abituati a vincere.

Inutile dire che molto farà lo scontro diretto di Milano, con una vittoria che da una parte o dall’altra potrebbe contare molto più di 3 punti. In attesa del match di San Siro non resta che godersi questa lotta che promette scintille e spettacolo fino all’ultima giornata.

DiFabio Scalia

Laureato in geologia, da sempre grande appassionato di sport e scrittura. Juventino sfegatato, ma ho anche dei difetti.