Con l’imminente inizio di EURO 2024, andiamo a scoprire l’Italia allenata da Luciano Spalletti, il suo modulo tattico, come gioca e i convocati degli Azzurri, campioni europei in carica. Insieme a questo focus troverete sul nostro sito anche tutti gli altri dedicati alle singole nazionali protagoniste della manifestazione continentale.
Il cammino verso EURO 2024
L’Italia si è qualificata per EURO 2024 con fatica forse eccessiva, strappando il punto decisivo con lo 0-0 nell’ultima sfida, in campo neutro, con l’Ucraina. Inseriti nel gruppo C gli azzurri hanno terminato al secondo posto, alle spalle dell’Inghilterra, con 14 punti, frutto di quattro vittorie, due pareggi ed altrettante sconfitte, con 16 gol fatti e 9 subiti, e, proprio per la miglior differenza reti rispetto agli ucraini, hanno guadagnato così la qualificazione diretta, evitando le insidie degli spareggi che ci hanno impedito di partecipare alle ultime due edizioni dei mondiali.
La storia negli Europei
Il rapporto della nostra nazionale con gli Europei, a differenza che con i Mondiali, è stato pessimo, almeno per i primi quarant’anni della manifestazione continentale, dove spesso non si è qualificata per le fasi finali e in cui si è fregiata di un solo titolo, nel 1968, quando organizzammo in casa la final-four in cui superammo l’Unione Sovietica con la monetina, dopo un pareggio, e la Jugoslavia nella finale bis per 2-0, dopo l’1-1 della prima sfida.
Le cose sono decisamente cambiate nel terzo millennio in cui abbiamo raccolto due finali perse, per 2-1 quella di EURO 2000, al Golden Gol contro la Francia, e per 4-0 quella di Euro 2012 contro la Spagna.
Siamo stati eliminati nel girone una sola volta, quella del celebre ‘biscotto’ tra Danimarca e Svezia, che impattarono sul 2-2, estromettendo così gli azzurri ad EURO 2004, mentre siamo arrivati ai quarti di finale nelle edizioni del 2008, eliminati ai rigori dalla Spagna, poi campione, e nel 2016, sempre ai rigori, dalla Germania.
Il vero capolavoro resta però EURO 2020, disputato nel 2021 a causa della pandemia di Covid, in cui il C.T. Mancini, con un gruppo molto coeso, ma di valore tecnico medio, ha realizzato il suo grande capolavoro guidando gli azzurri al successo finale, ai calci di rigore, contro l’Inghilterra, nel Nuovo Wembley, dopo l’1-1 con cui erano terminati regolamentari e supplementari.
Ma quella squadra magnifica, che aveva ridato speranza e fiducia all’intero paese, giocando un calcio di qualità ed innovativo, coraggioso e sempre propositivo, si spense quasi all’improvviso, subito dopo il trionfo, forse paga, forse svuotata di ogni energia. E così, dopo aver disputato un incerto girone di qualificazione per i mondiali del 2022, è finita alle spalle della Svizzera ed è stata poi eliminata al primo spareggio per la clamorosa sconfitta, patita a Palermo, contro la modesta Macedonia del Nord.
L’Italia oggi
Le lusinghe, e i soldi, degli Arabi, l’estate scorsa, hanno portato Roberto Mancini a dimettersi e la Federazione, con una scelta coraggiosa, ma coerente, ha scelto il suo successore in Spalletti, reduce dal trionfo tricolore con il Napoli, subito lasciato per le incompatibilità caratteriale con il Presidente De Laurentis.
Il percorso del nuovo C.T. non è stato fin qui semplice, doveva restituire fiducia e coraggio ad un ambiente smarrito e depresso, infondergli nuove motivazioni e, soprattutto, quell’autostima necessaria ad affrontare ogni avversario con la consapevolezza dei propri mezzi e senza alcun timore reverenziale.
Dopo i primi impacci, alla fine, la qualificazione è arrivata, senza necessità degli spareggi, e, insieme con essa, anche la convinzione che ora la maglia azzurra è tornata ad essere un obiettivo per tutti, da indossare con orgoglio e sicumera.
Il sorteggio di Amburgo non è stato certo benevolo, inserendo gli azzurri nel gruppo B con Albania, Spagna e Croazia, che sfideremo nell’ordine.
La curiosità è tanta sia per le scelte dei ragazzi che andranno in Germania, sia per il modulo che il C.T. adotterà, quanto ai convocati pensiamo che il gruppo, in massima parte, sia già fatto, fatti salvi gli aggiustamenti dell’ultimo momento, quanto al modulo pensiamo invece che l’Italia di Spalletti sarà camaleontica, tra una partita e l’altra, ma anche all’interno della stessa sfida.
La rosa e la stella della squadra
Il 4-3-3 è senz’altro il modulo più affidabile e più sentito come ‘proprio’ dai giocatori ora in rosa, ma, come la trasferta americana ha indicato, con i due successi contro Venezuela ed Ecuador, sarà possibile passare anche al 3-4-2-1, su cui, onestamente, bisognerà ancora lavorare molto, ma che comunque può entrare con costrutto nelle corde degli azzurri.
Quanto ai prescelti, nel ruolo di portieri, a Donnarumma e Vicario, si dovrà aggiungere un terzo da scegliere tra Meret, Provedel, Carnesecchi e Di Gregorio.
In difesa, come centrali, è imprescindibile il blocco dell’Inter con Bastoni, Darmian, e con Mancini e Buongiorno subito dietro, mentre Gatti e Calafiori potrebbero essere gli outsiders. Fuori invece Acerbi, che dovrà operarsi per la pubalgia e salterà la rassegna continentale. Salterà EURO 2024 anche Giorgio Scalvini, che proprio nel recupero contro la Fiorentina si è rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.
Come laterali partono in pole position Di Lorenzo, Dimarco e Udogie con subito dietro Cambiaso, Bellanova e Spinazzola.
A centrocampo i giochi sembrano quasi fatti con Barella, Cristante, Frattesi ed il rientro di Jorginho, con Locatelli e Pessina di rincorsa, con qualche chance anche per i giovani come Fabbian, Ricci e Rovella.
Come trequartisti o ali sono avvantaggiati Pellegrini e Bonaventura (ma non Zaniolo, che salterà per infortunio anche EURO 2024) mentre come esterni si giocano le loro possibilità i vari Politano, Orsolini, El Shaarawy, Chiesa e Zaccagni.
E poi c’è il rebus più difficile ed appassionante, quello di scegliere il centravanti titolare tra Scamacca, Retegui e Raspadori.
Riguardo la stella, ogni nazionale ha uno o più giocatori, universalmente noti, che ne rappresentano il fiore all’occhiello e su cui vengono appuntate le aspettative di successo. Il calcio italiano, tuttavia, da diverso tempo, non vanta più attaccanti e centrocampisti offensivi che ne illustrino il movimento e che siano oggetto del desiderio dei maggiori club europei.
Al momento, pertanto, il giocatore più noto e considerato all’estero è un portiere, Gianluigi Donnarumma. Ancora giovane per il suo ruolo(è del 1999,) il gigante di Castellammare di Stabia è sulla cresta dell’onda già da molti anni, avendo esordito in serie A, nel Milan, il 25 ottobre del 2015 a 16 anni e otto mesi. Da allora ha bruciato le tappe, vincendo, con i rossoneri, una Supercoppa Italiana nel 2016, e, dopo il trasferimento al Paris Saint Germain, nel luglio del 2021, tre campionati (2021/22, 2022/23 e 2023/24) e due supercoppe francesi nel 2022 e 2023. Il suo più grande trionfo resta però il titolo Europeo, conquistato con l’Italia nel 2021, in cui è stato anche insignito del riconoscimento di MVP di EURO 2020.
Considerato uno dei migliori portieri della sua generazione, è molto agile e reattivo, e, nonostante la sua notevole statura, è dotato di riflessi esplosivi. Sicuro nelle uscite, sia alte che basse, ha una discreta abilità nel dirigere la difesa, mentre ha ancora il suo punto debole nella costruzione dal basso con i piedi. Il suo talento più ammirato è però l’abilità nel parare i calci di rigore, sia in partita, sia, soprattutto, nelle serie di penalty dopo i supplementari. Tutti gli sportivi italiani hanno ancora negli occhi le sue partite capolavoro, ad EURO 2020, quando, nelle serie finali di rigori, contro la Spagna e l’Inghilterra, riuscì ad ipnotizzare più di un tiratore avversario, determinando con le sue parate il successo degli azzurri.
Per via della sua precoce affermazione, che l’ha portato alla ribalta nazionale a poco più di 16 anni, è stato accostato a tanti grandi portieri del passato, ed in special modo a Gianluigi Buffon, un altro che fu molto precoce, e che divenne una vera icona della nazionale italiana con cui si laureò campione del monde in Germania nel 2006.
Tuttavia, dopo il chiacchierato e divisivo passaggio dal Milan al Paris Saint-Germain, il suo percorso di crescita ha subito un deciso rallentamento, tanto che, finora, è riuscito a mantenere solo in parte le grandi aspettative che erano state riposte su di lui. Se qualche anno fa si parlava di Donnarumma come del futuro portiere numero uno al mondo, oggi è sicuramente fuori dal podio dei migliori rappresentanti del ruolo. Risale a pochi giorni fa la sua nomina a MVP della Ligue 1 per la stagione 2023/24, nonostante ciò, però, i mass media transalpini, soprattutto in Champions, hanno pesantemente sottolineato tutti i suoi gravi errori, nelle partite-chiave.
Lo stesso rapporto con il suo attuale mister, Luis Enrique, è stato caratterizzato da frecciatine continue, soprattutto per la gestione con i piedi, ancora troppo impacciata per i desiderata dell’allenatore spagnolo. Nonostante questa frenata nella sua crescita e che molti dei suoi difetti iniziali non siano ancora stati eliminati, tuttavia, Donnarumma resta ancora uno dei punti di forza della nostra nazionale e, dalle sue mani, passano molte delle speranze di fare molta strada nella kermesse tedesca.
Con gli azzurri Donnarumma vanta 61 presenze e 49 gol subiti, che gli hanno permesso di fregiarsi del titolo di Campione d’Europa ad EURO 2020, mentre i due terzi posti conquistati in Nations League, nel 2021 e nel 2023, ne completano il Palmarès.
La lista dei convocati
A seguire la lista ufficiale e completa dei convocati di Spalletti per l’Italia ad EURO 2024:
Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Tottenham);
Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Torino), Alessandro Buongiorno (Torino), Riccardo Calafiori (Bologna), Andrea Cambiaso (Juventus), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Federico Gatti (Juventus), Gianluca Mancini (Roma);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Nicolò Fagioli (Juventus), Michael Folorunsho (Hellas Verona), Davide Frattesi (Inter), Jorginho (Arsenal), Lorenzo Pellegrini (Roma);
Attaccanti: Federico Chiesa (Juventus), Stephan El Shaarawy (Roma), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Genoa), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).
Altri link utili su EURO 2024:
- EURO 2024: città e stadi
- EURO 2024: la canzone ufficiale
- EURO 2024: il nuovo pallone
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