La Ligue 1 entra nel vivo: mentre il Paris Saint-Germain ha già alzato il trofeo con sette giornate d’anticipo, dietro infuria la battaglia per l’Europa. E in questo weekend, a sorpresa, i campioni di Francia assaggiano per la prima volta in campionato l’amaro gusto della sconfitta, grazie a un Nizza in grande spolvero. Intanto, in fondo alla classifica, arriva il primo verdetto ufficiale: il Montpellier dice addio alla massima serie dopo 16 anni.
Il Psg crolla, il Nizza lancia l’assalto all’Europa
Venerdì sera, al Parc des Princes, il PSG – con la mente già proiettata alla semifinale di Champions contro il Borussia Dortmund – ha subito il primo ko interno della stagione, travolto 1-3 da un Nizza determinatissimo. Protagonista il portiere Marcin Bułka, autore di almeno tre parate decisive, mentre Morgan Sanson ha guidato l’attacco con voracità. Una sconfitta che non scalfisce il dominio parigino, ma che rilancia la corsa europea degli azzurri, ora aggrappati al quarto posto.
Champions League: Monaco frenato, Lione e Lille non mollano
Sabato, però, il Monaco ha perso l’occasione di allungare: il 1-1 contro il Le Havre lo inchioda a +3 sulla quinta piazza, mentre il Lione approfitta e, con un perentorio 4-1 al Rennes, si porta a un solo punto dalla zona Champions. Doppio assist per Thiago Almada e gol da quattro diversi attaccanti: l’OL di Paulo Fonseca sembra aver trovato la quadratura. Domenica, anche il Lille tiene il passo: vittoria 0-2 in trasferta contro l’Angers nonostante l’espulsione di Diakité, che rischiava di complicare le cose. Intanto, lo Strasburgo continua a sognare battendo il Saint-Étienne (3-1), mentre Nantes-Tolosa finisce a reti inviolate.
Addio Ligue 1 per il Montpellier, dopo 16 anni
Ma la notizia più amara arriva dal Stade de la Mosson: il 0-0 contro lo Stade Reims condanna matematicamente il Montpellier alla Ligue 2, chiudendo un’era durata 16 anni, inclusa l’indimenticabile stagione 2011-12, quando gli Héraultais conquistarono lo storico scudetto. Un declino inevitabile per un club da tempo in crisi economica e sportiva, che ora dovrà ripartire dalla seconda divisione.