La quinta giornata di Serie A ha segnato il risveglio delle belle addormentate e il ritorno in vetta solitario del Torino dopo diversi lustri.
I granata, dopo il mezzo inciampo interno con il Lecce, sono tornati belli e propositivi al Bentegodi, dove hanno strappato un importante successo mandando in gol i loro tre attaccanti: Sanabria, Zapata e Adams. La mano di Vanoli si vede eccome, ora il popolo granata può sognare in una stagione ricca di soddisfazioni. L’Hellas ha giocato la solita partita gagliarda e di sostanza, ma non è bastato, la strada sembra quella giusta ma Zanetti deve mantenere la presa sulla squadra.
La nuova Roma di Juric, dopo una settimana di caos e polemiche in seguito all’esonero di De Rossi, ha ottenuto la prima vittoria stagionale fermando la corsa dell’ex capolista Udinese. Dovbyk, Dybala, su rigore, e Baldanzi gli autori dei gol di una partita quasi senza storia, con gli ospiti, subito sotto, che hanno comunque giocato una partita sufficiente. Surreali i fischi della Curva Sud ai giocatori andati a salutarli al fischio finale. Per perseguire gli obiettivi stagionali il materiale umano c’è e Juric è un allenatore vero..
Davvero triste e poco emozionante è stata la sfida di Torino in cui Motta e Conte hanno giocato la loro personalissima partita a scacchi, finita con l’inevitabile patta. La Juventus non è ancora il Bologna dello scorso anno, pur con una rosa più qualitativa, e trasmetta la sensazione di mancare dello Zirkzee della situazione per rendere appieno. Per carità la fase difensiva è impeccabile con zero gol subiti in cinque partite, ma la produzione offensiva è nulla o quasi, con quello di ieri siamo arrivati a tre zero a zero consecutivi! Di contro il Napoli sembra sulla strada giusta, quanto ad intensità e coesione, la sicumera sta arrivando e le individualità ci sono eccome, la sensazione è che i partenopei siano già un po’ più avanti, nella crescita, rispetto ai bianconeri. Nota stonata: durante il minuto di raccoglimento in memoria di Totò Schillaci, scomparso pochi giorni fa, un tifoso del Napoli ha lanciato sproloqui che hanno riecheggiato in tutto lo Stadium, venendo coperti dai fischi dell’intero impianto.
Continua a sorprendere l’Empoli di D’Aversa, che si issa a quota nove punti e mantiene l’imbattibilità stagionale espugnando la Domus Arena di Cagliari grazie alle reti di Colombo ed Esposito. Nicola è già sulla graticola, e, con appena due punti e nessuna vittoria conquistata, la strada si fa davvero in salita, visto che la fase difensiva continua a non funzionare ed il cinismo sotto porta proprio non sembra albergare in Sardegna.
A otto punto, a braccetto, procedono le due milanesi, dopo l’eclatante vittoria dei rossoneri, dati alla vigilia come moribondi, che, soprattutto nella ripresa, prendono a pallate un Inter, mai parsa davvero in partita, svuotata di energie fisiche e mentali dopo il pari di Manchester, e che, forse, aveva preso sotto gamba l’impegno. Duro il j’accuse di Inzaghi in conferenza stampa, in cui ha denunciato la non partita dei suoi. Fonseca si salva quando già gli avevano preparato le valigie fuori dalla porta, prendendo il coraggio a piene mani e buttando nella mischia tutti i suoi attaccanti. La rosa del Milan checchè ne dica la maggior parte dei cosiddetti esperti, non è affatto scarsa, se i giocatori trovano coesione e consapevolezza questa potrebbe davvero essere la partita della svolta. Una menzione particolare la merita il match-winner, Gabbia, autore di una prestazione maiuscola, quello tornato da Villareal è un giocatore importante!
La Fiorentina ribalta la Lazio nel secondo tempo, dopo la rete iniziale di Gila, a coronamento di un primo tempo giocato molto bene dai ragazzi di Baroni. Ci pensa Gudmundsson, con dure reti su rigore, a regalare il primo successo e il primo sorriso stagionale a Palladino, che ora può guardare con maggior fiducia al proseguo della stagione.
Prima vittoria stagionale anche del Bologna di Italiano, che vince a Monza grazie ai gol di Urbansky e Castro, dopo il momentaneo pareggio di Djuric. I felsinei, dopo la buona prova in Champions, si presentano con sei novità in avvio e la manovra non ne risente affatto, anche se a lungo mancano ancora la finalizzazione ed il cinismo sotto porta, ma la difese concede pochissimo. Dopo 5 giornate il Bologna ha gli stessi punti dello scorso anno con Motta. Male il Monza, che non trasmette mai l’impressione di poter innestare marce superiori, Nesta, almeno in difesa, sta lavorando bene ma la qualità della rosa è scemata visibilmente rispetto agli anni passati.
Partita incredibile e ricca di gol ed emozioni quella del Via del Mare tra Lecce e Parma. I salentini si portano facilmente avanti per 2-0 grazie alle reti di Dorgu e Krstovic, poi, complici un’espulsione per parte, Guilbert e Cancellieri, i ducali, questa volta loro, nel recupero compiono il miracolo grazie ai gol di Almquist ed Hainaut. Per Gotti e Pecchia un punto per uno che, per il primo, sa di delusione, per l’altro, di soddisfazione.
Anche Di Francesco conquista la prima vittoria stagionale grazie al successo del suo Venezia contro il Genoa, grazie alle reti di Busio e Pohianpalo (che aveva fallito anche un penalty). Bene i lagunari, mentre i liguri spariscono dal campo nella ripresa dopo il terribile infortunio toccato a Malinovs’kyj, anche se Gilardino non ha addebitato allo shock la sconfitta.
Il turno si chiude stasera alle 20.45 con il derby lombardo tra Atalanta e Como, posticipato nella serata di ieri a causa del maltempo che ha investito la Lombardia.