Juventus

Gli ultimi 2 mesi in Serie A hanno visto una totale involuzione della Juventus nel gioco e nei risultati, con i bianconeri passati dalla lotta Scudetto a quella per il quarto posto. I ragazzi di Allegri si sono sgonfiati proprio nel momento clou della stagione, quando erano attaccati all’Inter e potevano eseguire il sorpasso in classifica. Tutto è iniziato dalla nefasta gara interna con l’Empoli, con l’espulsione di Milik e l’1-1 che ha frenato i bianconeri proprio alla vigilia dello scontro diretto. Nelle successive due gare sono arrivate due sconfitte per 1-0, compresa quella inattesa allo Stadium contro la modesta Udinese. 1 punto in 3 gare, ma allargando la statistica fino all’ultima giornata sono 7 in 8 partite, con una sola vittoria (colta per altro in extremis contro il Frosinone) e ben 3 KO. Evidente come qualcosa si sia rotto, con la squadra che in campo appare sfilacciata, senza idee e soprattutto senza le motivazioni che l’avevano spinta a sognare lo Scudetto tra dicembre e gennaio. La cosa negativa, se vogliamo, è che la stagione è ancora “lunga“, mancando infatti 9 partite. La Juventus ha ancora da preservare un piazzamento Champions, mantra ripetuto ossessivamente da Allegri in interviste e conferenze stampa durante tutta la stagione, anche quando i bianconeri erano in piena corsa per il titolo. Dietro però corrono tutte, col sorprendente Bologna che si avvicina sempre più, il Napoli che ha cambiato marcia con Calzona e la Roma che ha fatto lo stesso con De Rossi. Ecco perché la Juventus non può ancora deporre le armi per questa stagione e ha bisogno di punti per chiudere in maniera dignitosa l’annata con l’obiettivo minimo. Il calendario non aiuterà i bianconeri nella prossime giornate, con un trittico insidioso che attende Danilo e compagni al rientro dalla sosta: Lazio, Fiorentina e il derby col Torino. E dopo arriveranno anche le sfide a Roma, Milan e allo stesso Bologna. Insomma, gare da non sbagliare e che se affrontate col piglio delle ultime uscite possono far scivolare la Vecchia Signora ancora più giù in classifica.

Sul banco degli imputati è ovviamente finito l’allenatore, da sempre parafulmine preferito da stampa e tifosi quando le cose vanno male. Il rapporto tra tifoseria e Max Allegri non è quasi mai stato idilliaco a dire il vero, dal ritorno del tecnico livornese sulla panchina bianconera. In questa stagione però sembrava le cose potessero cambiare, con la sua Juventus che era tornata cinica davanti e solida dietro, come ai bei tempi. Nelle ultime 8 gare invece, la squadra sembra una brutta copia di quella vista nelle precedenti due stagioni. In particolare sta mancando la tenuta difensiva, con la Juventus che si è stranamente riscoperta fragile nelle ultime gare, nelle quali ha sempre subìto gol eccezion fatta per l’ultimo scialbo 0-0 contro il Genoa. Proprio la difesa che era stata un cavallo di battaglia di Max nelle sue stagioni vincenti in bianconero e che sembrava essere tornata a quei livelli. C’è poi una rosa molto giovane che probabilmente ha pagato l’inesperienza in certi uomini in alcuni momenti chiave, su tutti lo scontro diretto con l’Inter che ha rappresentato in negativo il crocevia della stagione bianconera. Non è un caso se da dopo quella gara si siano quasi perse le tracce di Yildiz, tanto scintillante nelle precedenti gare quanto abulico contro i nerazzurri nell’imponente teatro di San Siro. O lo stesso Vlahovic, che veniva da un periodo d’oro e che si è un po’ inceppato dopo la sfida all’Inter, in cui ha avuto una monumentale chance non concretizzata nel primo tempo, che avrebbe potuto scrivere un finale di stagione parecchio diverso per i suoi.

C’è poi da considerare un crescente nervosismo che traspare nell’ambiente Juventus nelle ultime settimane, in netto contrasto con l’armonia che si era vista nei mesi precedenti e testimoniata anche dai risultati sul campo. Lo stesso Vlahovic, nell’ultima gara al Genoa, si è riscoperto quel calciatore nervoso e poco sereno che già l’anno scorso si era visto a più riprese. Quest’anno il serbo sembrava aver fatto il salto di qualità per numeri e soprattutto atteggiamento in campo, ma ha fatto dei netti passi indietro nelle ultime gare. L’espulsione ingenua contro il Genoa, che peserà soprattutto in vista delle prossime gare della Juventus, è il manifesto di un Déjà vu che i tifosi avrebbero tranquillamente preferito non vedere più. Simbolo del nervosismo in casa bianconera è poi quel Max Allegri che ha fatto della calma e della pungente ironia livornese uno stile di vita da quando siede sulla panchina della Vecchia Signora. L’allenatore toscano, sempre nel post partita della gara col Genoa, è apparso insolitamente nervoso ai microfoni di Sky Sport, rispondendo in maniera piccata alle domande dei giornalisti in studio: “Voi fate i giornalisti e io faccio l’allenatore, non potete giudicare il mio lavoro“, queste le parole al veleno di Max. Un’uscita del tutto nuova per lui, che riflette quanta poca serenità ci sia al momento alla Continassa. Come già detto però, la stagione è tutt’altro che finita. Oltre al campionato c’è infatti anche la Coppa Italia, con la Juventus ancora in corsa e che attende la Lazio nella doppia semifinale. Visti i recenti risultati, la coppa può essere molto più che una vetrina e potrebbe riportare un trofeo dalle parti dell’Allianz Stadium. Ecco perché, adesso più che mai, è necessario innanzitutto ritrovare la calma e l’unione d’intenti, per chiudere al meglio l’annata.

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L’anno prossimo inevitabilmente qualcosa cambierà, con Allegri che, stando alle ultime indiscrezioni, dovrebbe salutare con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto ed una lauta buonuscita. Una sorta di “gentlemen agreement” insomma, per lasciarsi in buoni rapporti e non rovinare quanto di buono fatto dall’allenatore con più panchine nella storia della Juventus dopo il mitologico Trap. Dovrà poi cambiare qualcosa anche più in alto, con le voci che parlano di una figura manageriale vicina a Giuntoli, che si appresta a finire la sua prima stagione di “ambientamento” e che dall’anno prossimo si spera possa incidere in maniera più netta sul mercato bianconero. Infine la rosa, che ha delle basi solide per il futuro in alcuni uomini chiave (tra giovani promettenti e senatori) ma che deve assolutamente cambiare in altri, ormai demotivati e fuori dal progetto tecnico. Insomma, comunque vada a finire la stagione per l’anno prossimo si prospetta una mini rivoluzione alla Continassa, con la tifoseria che vuole tornare a vincere qualcosa di importante dopo le ultime annate deludenti. In questo senso però sarà importante chiudere bene in questi ultimi 2 mesi, per garantire alla Juventus del futuro un piazzamento Champions che possa riportare la società sui palcoscenici che storicamente le competono da sempre.

DiFabio Scalia

Laureato in geologia, da sempre grande appassionato di sport e scrittura. Juventino sfegatato, ma ho anche dei difetti.