La prima giornata di serie A, come spesso accade, ha offerto partite molto equilibrate in cui i valori in campo tra le grandi e le altre sono stati di molto limati, regalando ben sei pareggi su otto partite fin qui disputate.
L’Inter ha lamentato difetti di amalgama ed un approccio non propriamente feroce, con troppe sbavature ed errori individuali che hanno permesso al Genoa, pur privo delle stelle che lo avevano illuminato nella scorsa stagione (Retegui finito all’Atalanta e Gudmundsson finito alla Fiorentina) di ben figurare portandosi prima in vantaggio con Vogliacco e poi pareggiando nel recupero con Messias, mentre in mezzo c’erano stati i due centri di Thuram. Niente di cui preoccuparsi troppo, ma meglio correre subito ai ripari per evitare che l’annata post-scudetto sia di molto al di sotto della precedente.
Il Milan raddrizza, a cavallo del recupero, una partita nata male, con una formazione di partenza non troppo convincente, ed una topica di Thiaw, che, dopo il mancato funzionamento della goal technology, la Var ha certificato come autogol. Dopo il raddoppio di Zapata, a metà secondo tempo, si è dovuto attendere l’ingresso in campo dei titolari nel finale e di Morata in particolare, per vedere tracce di vero Milan, che ha acciuffato il pari grazie alla prima rete rossonera dello spagnolo e al primo centro stagionale del mai troppo apprezzato Okafor. Per Fonseca c’è molto da lavorare, ma l’inserimento dei nuovi, Emerson e Fofana su tutti, potrebbe cambiare, e di molto, l’efficacia della squadra.
Pareggia anche la Roma, 0-0 a Cagliari, con qualche sofferenza e alcune buone occasioni, Dybala si è visto solo nel finale, dopo le voci sul suo possibile addio ai giallorossi. La squadra è ancora da assemblare e per De Rossi sarà fondamentale arrivare alla quadratura del cerchio il prima possibile per evitare un’altra stagione di rincorsa, con tutto ciò di negativo che ne consegue.
La grande delusione di giornata, indubbiamente la sorpresa più clamorosa della prima uscita stagionale, è stata la debacle del nuovo Napoli di Conte, al Bentogodi, contro il sorprendente Hellas di Zanetti. Bene il primo tempo degli azzurri, con almeno un paio di clamorose occasioni sprecate, incredibile il crollo dei partenopei nella ripresa con gli scaligeri a segno con una doppietta di Mosquera e un gol di Livramento. Per il mister leccese ci sarà molto lavoro da fare, ad iniziare dalla risoluzione del caso Osimhen, e questa partenza falsa non aiuta certo a rasserenare un ambiente da troppo tempo in fermento.
Esordio positivo sulla panchina della Lazio per Baroni che, al cospetto di un Venezia che dura troppo poco, vince in rimonta fornendo qualche bello spunto in prospettiva, con una squadra giovane e interessante. I biancocelesti potrebbero essere una delle sorprese del campionato. Di Andersen, Castellanos, Zaccagni su rigore e autorete di Altare i gol.
Manca l’appuntamento con la vittoria, ma non quello con una prestazione più che convincente, il nuovo Bologna di Italiano, che crea e spreca moltissimo, e, dopo il vantaggio su rigore di Orsolini in avvio di ripresa, si fa raggiungere sugli sviluppi di un corner dal colpo di testa di Giannetti, dopo che Skorupsky aveva neutralizzato un penalty di Thauvin che lui stesso aveva provocato. Delle stelle cedute si è sentita la mancanza solo di Zirkzee, il mercato è ancora aperto e si può ancora rimediare, manca invece, e decisamente, l’apporto di Ferguson a centrocampo, ma per il suo rientro ci vogliono ancora molti mesi. La nuova Udinese pare quella vecchia, sempre a proteggere il fortino e sperare in qualche ripartenza.
Pareggia in rimonta la Fiorentina, irretita dall’ottimo primo tempo del neopromosso Parma, passato in vantaggio con un gran gol di Man e sorprendente per la bella proposta di gioco. Nella ripresa calano i ritmi ed i ducali si limitano solo a difendere subendo il gol del pareggio su punizione diabolica di Biraghi. L’espulsione per doppia ammonizione di Pongracic regala un finale scoppiettante con il Parma che getta alle ortiche un paio di colossali occasioni, per Palladino c’è davvero molto da lavorare, non male l’avvio invece per Pecchia.
Brutto, ed avarissimo di emozioni, lo 0-0 del Castellani tra Empoli e Monza, con due squadre apparse in ritardo di condizione e già troppo preoccupate di perdere per cercare di vincere, se questo è il buongiorno della stagione…
Il turno si chiude con le due sfide odierne, alle 18.30 Lecce-Atalanta e alle 20.45 Juventus-Como.