stadio catania

Sabato pomeriggio è andata in scena la prima partita ufficiale del nuovo Catania targato Mimmo Toscano, con la sfida del primo turno eliminatorio della Coppa Italia maggiore contro la Carrarese. Squadre che si sono sfidate nel primissimo incrocio del torneo in quanto vincitrici di Coppa Italia di Serie C (Catania) e play-off per l’approdo in Serie B (Carrarese). Sul campo la sfida è stata più equilibrata di quanto si potesse pensare alla vigilia. Sì perché di fronte c’erano una squadra neopromossa in Serie B e che sta già investendo in maniera importante per il salto di categoria, contro una squadra che sta sì investendo per il suo prossimo campionato di Serie C ma che non ha potuto schierare i nuovi acquisti. Nonostante ciò la partita è stata combattuta e con un Catania che ha mostrato grande orgoglio e grinta, reagendo allo svantaggio iniziale giunto dopo pochi minuti nel secondo tempo e trovando il pari con Popovic. Visti gli infortuni, le assenze per motivi legati al mercato, e l’impossibilità di schierare i nuovi (vedremo i motivi più avanti), a reggere l’attacco rossazzurro c’era proprio il giovane classe 2003 nato a Londra ma di nazionalità australiana. Popovic che si è fatto trovare pronto trovando il suo primo gol con la maglia del Catania con una bella girata di destro in area di rigore dopo un bel controllo spalle alla porta da attaccante vero. Nel finale l’equilibrio si è rotto solo al novantesimo, col gol decisivo del 2-1 che ha dato la qualificazione alla Carrarese. Qualche rimpianto ma tutto sommato una buonissima prestazione per il Catania che ha tenuto testa a una formazione di livello più alto per tutti i 90 minuti, sfiorando il passaggio del turno.

Ma, a tenere banco nelle ultime ore in casa etnea, non è tanto il verdetto del campo quanto le vicissitudini fuori dal rettangolo verde. Già da qualche giorno c’è infatti un po’ di preoccupazione per una scadenza che incombe pericolosamente sul prossimo futuro dei rossazzurri. Il Catania non ha infatti potuto schierare i nuovi arrivati perché la proprietà australiana di Ross Pelligra non ha presentato in tempo la fideiussione che avrebbe consentito di utilizzare i nuovi acquisti. Situazione di per sé non particolarmente preoccupante, a cui però si è unita l’irreperibilità dello stesso Pelligra negli ultimi 10 giorni, cosa che ha creato qualche patema d’animo in più alla tifoseria rossazzurra. La mancanza di comunicazione tra lui e Grella ha fatto sì che si arrivasse a oggi con le idee ancora poco chiare in merito. La data da segnare sul calendario è il 9 agosto, e se la proprietà del Catania non dovesse rispettare la scadenza per fornire la fideiussione in questione andrebbe incontro a un punto di penalizzazione da scontare nella stagione che sta per iniziare. Senza contare che ci sarebbe comunque l’obbligo di risolvere la questione entro il 9 settembre. Situazione dunque non semplicissima e per cui è necessaria chiarezza da parte della proprietà, come richiesto anche dall’assessore allo sport al Comune di Catania Sergio Parisi che si è rivolto direttamente a Ross Pelligra con una nota ufficiale. Inutile dire che un mancato pagamento inciderebbe e non poco sulla stagione dei rossazzurri e sarebbe clamoroso per le ambizioni mostrate dalla società solo qualche settimana fa e confermate dal mercato portato a termine fino ad ora. Da quel che emerge nelle ultime ore i contatti tra Grella e la proprietà sembrerebbero però essere ripresi, il che può far ben sperare tifosi e lo stesso Toscano, che negli ultimi giorni si è detto molto “nervoso” per questa situazione, per usare un eufemismo. Si starebbe dunque lavorando affinchè la fideiussione presentata dall’Australia riceva l’autorizzazione di un istituto bancario italiano, cosa che sbloccherebbe la situazione. Vedremo nelle prossime concitate ore come andrà a finire la questione, con i tifosi rossazzurri che tengono il fiato sospeso sperando in una stagione diversa dall’ultima, travagliata dall’inizio alla fine.

DiFabio Scalia

Laureato in geologia, da sempre grande appassionato di sport e scrittura. Juventino sfegatato, ma ho anche dei difetti.

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