La ventesima giornata di Serie A ha forse definito le linee guida del resto della stagione, con le due contendenti al titolo, Napoli ed Inter, che si sono chiamate fuori e si sono staccate dalle altre.
Il Napoli ha impiegato meno di 5’ ad abbattere il prevedibile fortino difensivo dell’Hellas, grazie ad un gran tiro di Di Lorenzo ed alla sfortunata correzione in rete con la schiena di Montipò, dopo che la sfera aveva colpito il palo. Poi tante occasioni create e sprecate dagli azzurri che hanno sofferto pochissimo e, per una volta, oltre che per la loro tenuta difensiva si sono fatti apprezzare anche per facilità nel creare azioni da gol. Nella ripresa il secondo gol arriva con un gran tiro dal limite di Anguissa, che mette al sicuro il successo. Si conferma così il primato per Conte, sempre più lanciato nella corsa per il titolo.
L’Inter non è stata da meno al Penzo di Venezia con una partita, nonostante le tante assenze, di grande sostanza e facilità nel rendersi pericolosa in ogni modo e con chiunque, non a caso la rete che sblocca la sfida la realizza un difensore, Darmian, abile a ribadire in rete una corta respinta di Stankovic su conclusione splendida di Lautaro. Inzaghi ha subito ritrovato i suoi, persi nell’incredibile secondo tempo di Riad. Il problema resta la gestione dei finali, anche stavolta c’è voluto un aiuto della dea bendata sul palo colpito da Busio a Sommer battuto.
Si ferma ancora, facendo infuriare Gasperini, l’Atalanta che, ad Udine non va oltre lo 0-0. Pessimo primo tempo degli orobici, annichiliti dai friulani che non hanno loro nulla da invidiare sul piano fisico, meglio nella ripresa in cui, grazie ai cambi e alla naturale fatica dei bianconeri, la Dea si è ripresa campo e controllo del gioco, senza però riuscire a segnare. Due pareggi di fila sono bastati, nonostante una serie di 11 vittorie consecutive, a scendere addirittura al terzo posto.
Pareggia ancora anche la Lazio, che nonostante il gol del vantaggio ottenuto da Dia, tornato al gol dopo mesi, si fa raggiungere, complice l’inferiorità numerica, da una rete di Cutrone. Buono il pari per i lariani di Fabregas, che stanno intervenendo pesantemente sul mercato, deludente per Baroni che, in emergenza per le tante assenze, sta rischiando di perdere la salda presa, che aveva, sulle posizioni Champions.
Non ne approfitta comunque la Juventus, che colleziona l’ennesimo suo pareggio di questa stagione dominata dal segno X. In vantaggio con un gran gol di Yildiz, i bianconeri sono poi stati raggiunti da un’altrettanto splendida rete di Vlasic a fine primo tempo. Ripresa equilibrata con i bianconeri che comunque sono più manovrieri e convinti, anche se non trovano il raddoppio. Per Motta l’ennesima occasione persa, ma si è visto comunque qualcosa di meglio rispetto al solito.
Bellissima partita al Dall’Ara con una Roma davvero convincente nel primo tempo e un Bologna spettacolare e dominante nella ripresa, che è davvero uno scoppiettante alternarsi di emozioni. Giallorossi in vantaggio con un gol dell’ex Saelemakers con graziosa collaborazione di Skoruspky, che imita, se possibile, in peggio Maignan. Felsinei che cambiano marcia ed in 5’ ribaltano il risultato con il primo gol tra le mura amiche di Dallinga ed un rigore di Ferguson. Il Bologna domina, crea e getta alle ortiche mezza dozzina di occasioni e al 94, sull’ultimo corner, un tocco di mano di Lucumi in mischia causa la revisione var e la concessione del penalty che Dovbik trasforma. Altra beffa atroce per Italiano e i suoi che meritavano ampiamente la vittoria. La var, usata così, è davvero la rovina del calcio…
Un’altra mezza stacca anche per il Milan che, contro il Cagliori, si ripete, nel senso che, come in Sardegna, all’andata, dopo l’impresa di Madrid, si fa imporre il pari, non approfittando di quanto Conceicao è comunque riuscito ad instillargli. Rossoneri che faticano un po’ nel primo tempo, lasciando qualche ripartenza di troppo agli isolani che esaltano Maignan, prodigioso a salvare su Felici, poi, trovato il vantaggio con un gol di Morata al 51’, subiscono al 55’ il pari con innocuo tiro di Zortea su cui il portiere francese fa una papera davvero clamorosa. Il resto del tempo è un assedio, con mezza dozzina di clamorose occasioni create e sciaguratamente fallite dagli avanti rossoneri, Abraham su tutti, Insomma apparentemente nulla di nuovo, nonostante quasi tutto sia cambiato come atteggiamento, velocità e gioco.
Vince il Genoa con un clamoroso autogol di Del Prato su tiro di Frendrup, regalando a Vieira il primo successo interno della sua avventura sotto la lanterna. Buona la partita del Genoa, che conferma i suo indubbi progressi e altrettanto convincente la prestazione del Parma che solo la sfortuna costringe alla sconfitta. Per la salvezza non bisogna mollare di un centimetro e sia Pecchia che Vieira lo sanno bene.
Vittoria di esiziale importante è stata quella strappata dal Lecce al Castellani, in casa di un Empoli che pare ora in caduta libera. Salentini subito in doppio vantaggio grazie alle reti di Tete Morente e Krstovic nei primi 11’. I toscani ci provano con grande volontà e poco costrutto fino al gol di Cacace al 47’. L’assedio finale dei toscani è a tratti furioso e le occasioni per pareggiare arrivano fino al contropiede decisivo, ancora di Krstovic, che chiude i giochi al 91’. Tre punti d’oro per Giampaolo che si toglie dallo scomodo terz’ultimo posto mente per D’Aversa è ora allarme rosso.
Stasera la giornata si chiude con Monza-Fiorentina alle 20.45.