La trentaseiesima giornata di Serie A non ha lesinato sorprese e così il campionato si è riaperto in tutte le parti della classifica.
Il Napoli, due volte in vantaggio contro il Genoa, con Lukaku e Raspadori, si fa riprendere due volte, prima per un’autorete di Meret, poi, a 6’ dalla fine da un gol di Vasquez. I partenopei sono sembrati troppo ansiosi di far propria la partita, ma, fatalmente, sono mancati proprio nel loro principale punto di forza: mantenere il vantaggio! Non esserci riusciti, per due volte, ed in casa, è un campanello d’allarme preoccupante. A 180’ dal termine del campionato Conte deve ora riuscire a rasserenare l’ambiente e a tenerlo focalizzato sull’obiettivo, di certo il bonus che gli azzurri avevano, cioè di potersi permettere un pareggio, se lo sono giocati inopportunamente.
L’Inter, dal canto, suo ha ripreso ad interpretare il ruolo di macchina schiacciasassi, e a Torino, sotto un autentico fortunale, matano i granata con un gol per tempo, prima Zalewsky, con una vera prodezza, poi Asllani su rigore, mettono in chiaro che, se Monaco è già nella loro testa, non molleranno di un millimetro neppure per il titolo. Inzaghi riesce sempre ad ottenere il massimo dai suoi e ora, ritornati ad un punto dal Napoli, i nerazzurri iniziano davvero a credere di poter portare a termine una clamorosa rimonta.
Tra Lazio e Juventus finisce 1-1, con la Juventus che, come a Bologna, si porta avanti grazie alla rete di Kolo Muani, ma, complice l’espulsione, assurda nei modi, di Kalulu, in 10 si offrono al forcing dei biancocelesti che viene premiato al 95’ dal gol in mischia di Vecino. Tutto resta aperto nella lotta per il quarto posto con le due squadre che hanno mostrato vizi e pregi che le hanno accompagnate in tutta la stagione. Per Tudor e Baroni i prossimi 180’ saranno fondamentali per regalare alle loro società prospettive di investimenti e crescita.
Il Bologna butta invece alle ortiche una grande occasione per rientrare nella lotta per la Champions. Contro il Milan, nell’aperitivo della finale di Coppa Italia del 14, i felsinei, dopo un primo tempo prudente e sonnolento, si portano avanti con l’ennesima perla di Orsolini, giunto al tredicesimo centro in campionato, ma poi su buttano via negli ultimi 17’ subendo le tre reti di Gimenez (doppietta) e Pulisic. Aumentano i rimpianti per Conceicao e i rossoneri, che salgono ad una manciata di punti dal quarto posto, mentre crollano i sogni degli emiliani che, ora, Italiano deve ricompattare in vista del grande obiettivo dell’Olimpico.
Il Como mette a segno la sesta vittoria consecutiva, anche se questa volta subendo un gol, quello in apertura di Adopo, dilagando con le reti di Caqueret, Strefezza e Cutrone. Per Nicola ed i suoi un’altra settimana d’attesa a causa della terza sconfitta, partendo da situazione di vantaggio, con la salvezza matematica che è lì vicina, ma sembra sempre sfuggir di mano. Le voci purtroppo parlano di un Fabregas in partenza verso il Bayer Leverkusen e questo sarebbe un vero peccato per i lariani ed il calcio italiano.
Dopo quattro mesi di astinenza torna al successo il Monza, capace di vincere ad Udine nel finale, dopo che i friulani avevano creato e sprecato innumerevoli occasioni da gol. Di Caprari, Luca e Balde le reti che avviliscono i friulani e permettono ai brianzoli, già retrocessi, di evitare di battere i record negativi di peggior retrocessa.
Tra Hellas e Lecce finisce 1-1, un punto che avvicina i veneti all’obiettivo mentre per il salentini resta ancora la speranza di salvarsi, ma ora non ci sono più punti di vantaggio rispetto agli inseguitori, e, se il Venezia dovesse vincere, sarebbe un guaio. Di Krstovic e Coppola le due reti della speranza, con i gialloblù che comunque sono parsi più in palla e spreconi.
Torna al successo, dopo cinque mesi, anche l’Empoli, che, nello scontro diretto contro il Parma, vanno subito avanti con un a perla di Fazzini, controllano a lungo, salvo farsi poi raggiungere da Djuric, per poi passare definitivamente a 4’ dalla fine con un gol capolavoro di Anjorin. Per D’Aversa ed i toscani l’operazione riaggancio al Lecce è riuscita, per i ducali di Chivu una pericolosa, ed inopportuna, seconda sconfitta consecutiva, per giunta contro una diretta concorrente.
Il turno si chiude oggi alle 1830 con Venezia-Fiorentina e alle 20-45 con Atalanta-Roma.