Antonio Conte

Le partite della settimana hanno certificato il passaggio nelle semifinali di Coppa Italia dell’Inter e dell’Empoli, mentre nel recupero di campionato del Dall’Ara il Bologna ha prevalso sul Milan. La ventisettesima giornata di Serie A ha il suo piatto forte nell’attesissima sfida del Maradona tra le prime due delle classe, Inter e Napoli.

Fiorentina-Lecce (venerdì 28 febbraio, ore 20.45) [in tv su DAZN]

Si comincia al Franchi con una sfida tra due delle deluse dello scorso turno. La Fiorentina, dopo la crisi di fine d’anno, pareva essersi ripresa con una confortante serie di successi, culminata con la roboante vittoria contro l’Inter nel recupero della sfida interrotta per il malore di Bove. Da allora sono però poi arrivate solo sconfitte, tre di fila, contro Inter, Como ed Hellas, ed il quarto posto si è decisamente allontanato. Per Palladino, dopo il mercato di gennaio, l’impresa di amalgamare i nuovi arrivati con i vecchi non è ancora riuscita e la squadra pare essersi smarrita. Urge trovare la quadra per conquistare l’Europa, almeno quella meno nobile.

Il Lecce, dopo una striscia utile di tre partite, è caduto in casa contro l’Udinese, in una partita dalle tante polemiche, a partire proprio dal rigore del caos in casa friulana, che ai più è parso davvero generoso, per non dire inesistente. Per Giampaolo si tratta ora di riportare serenità nell’ambiente e riprendersi immediatamente dallo stop per evitare di ricadere nella zona più pericolosa, che incombe quattro punti più indietro.

Atalanta-Venezia (sabato 1 marzo, ore 15.00) [in tv su DAZN]

L’Atalanta, dopo l’eliminazione in Champions, con le annesse polemiche sul caso Lookman, è tornata sè stessa maramaldeggiando contro il malcapitato Empoli, travolto con un perentorio 5-0, con sugli scudi proprio Lookman, autore di una doppietta. Nel frattempo il distacco dalla vetta si è ridotto ad appena tre punti e quindi gli orobici, a pieno diritto, sono da inserire tra le candidate al titolo. Per Gasperini si tratta dell’ora o mai più, se riuscirà a mettere la sordina al malumore nello spogliatoio e a trovare una coesione di ferro tra i suoi, con 12 partite da giocare, e senza la distrazione delle coppe, i nerazzurri potrebbero davvero arrivare fino in fondo.

Per il Venezia neppure l’ottimo, ed inatteso, punto conquistato contro la Lazio è servito ad incrementare le aspettative di salvezza. La squadra di Di Francesco non ha mai rinunciato al proprio credo, ovvero quello di provare a salvarsi con il gioco, ma i risultati, vuoi per carenze strutturali, vuoi per errori marchiani, vuoi per mera sfortuna, non sono fin qui arrivati. Il quart’ultimo posto è occupato ora dal Parma, a quota 23, sei punti sono tanti da recuperare, ma finchè la matematica non li condannerà i lagunari hanno l’obbligo di continuare a crederci.

Napoli-Inter (sabato 1 marzo, ore 18.00) [in tv su DAZN]

Alle sei del pomeriggio, nel catino del Maradona, si disputerà la sfida delle sfide, l’attesissimo big match tra Napoli ed Inter, da cui uscirà, forse, la favorita per lo scudetto. I partenopei, dopo mesi, hanno perso domenica la vetta della classifica, al culmine di un mese orribile con tre pareggi per 1-1 (sempre subendo la rimonta) e la ciliegina sulla torta della sconfitta a Como. Conte ora deve dare, tatticamente e mentalmente, quel quid in più per tirare i suoi fuori dalla buca  e lanciarli verso la lunga volata finale. Di certo già ora si sa che l’eventuale mancato successo finale sarà da addebitare all’inconsistente mercato invernale che non ha migliorato la rosa, privandola anzi di Kvara, il giocatore più rappresentativo ed importante.

L’Inter ha coronato il suo lungo inseguimento con il sorpasso portato a termine grazie al faticoso successo contro il Genoa. E dire che, nel mese di febbraio, i nerazzurri hanno conquistato appena 7 punti, giocando male ed inciampando più volte. Inzaghi sa, prima di rituffarsi nella fase più impegnativa della Champions, che deve sferrare il colpo decisivo proprio al Maradona per liberarsi di un avversario scomodo e pericoloso. In questo momento è Lautaro Martinez che si è preso sulle spalle i suoi, coprendone limiti e difetti, ma basterà per tagliare il traguardo finale da primi della classe? Nel  frattempo, grazie al successo per 2-0 contro la Lazio, i nerazzurri sono approdati alla doppia semifinale con il Milan, che costringerà Inzaghi ad un turnover ancor più scientifico ed oculato.

Udinese-Parma (sabato 1 marzo, ore 20.45) [in tv su DAZN/Sky/NOW]

L’Udinese è la squadra più calda del momento con 10 punti conquistati nelle ultime quattro sfide. L’ultimo successo, ottenuto a Lecce, è però stato guastato dalle polemiche originate dalla ferma decisione di Lucca di calciare il rigore, sovvertendo le gerarchie interne. La dura decisione di sostituirlo immediatamente ha dimostrato il carattere di Runjaic che, oltre a far giocare bene la sua squadra sembra anche un ottimo gestore dello spogliatoio. Per i friulani la distanza dalla zona Europa si è ancora ridotta, e, sognare, non costa nulla.

Il Parma, con Chivu al posto di Pecchia, ha messo fine ad un’interminabile sequenza di prestazioni deludenti, ritornando al successo nel derby dell’Emilia contro il quotato Bologna. Il nuovo mister si è concentrato sulla fase difensiva che è stata quasi perfetta  impedendo ai felsinei di rendersi pericolosi, che sia stata la svolta della stagione lo si capirà però ad Udine, dove un risultato positivo, sarebbe un ulteriore iniezione di fiducia ed autostima.

Monza-Torino (domenica 2 marzo, ore 12.30) [in tv su DAZN]

Il Monza, ritornato sotto la guida di Nesta, sta proseguendo senza scosse la sua discesa verso la serie B. Se il pareggio con il Lecce aveva regalato un sorriso, la sconfitta in goleada contro la Roma ha confermato la pochezza di una squadra che non è mai davvero stata in gara con le altre. La favola del Monza di Berlusconi pare destinata a concludersi tristemente, la rosa era debole in partenza ed è stata ulteriormente indebolita  a gennaio, non resta che retrocedere con dignità lottando ed evitando di fare una serie di figuracce.

Il Torino, di contro, è tornato al successo che mancava da troppo tempo. Le idee di Vanoli si stanno finalmente vedendo ed in campo i risultati stanno arrivando con continuità. La vittoria contro il Milan ha però avuto un solo grande protagonista, Milinkovic Savic, che ha davvero parato tutto quello che si poteva e anche di più. L’Europa resta tuttavia lontana, ma costruire un blocco squadra su cui preparare una grande stagione per il 2025/26 si può e si deve fare.

Bologna-Cagliari (domenica 2 marzo, ore 15.00) [in tv su DAZN]

Italiano, per pungolare i suoi ragazzi dopo l’inattesa, e netta, sconfitta di Parma,  ha dichiarato che dalle sconfitte di oggi si possono porre le basi per le vittorie di domani, e la sfida con il Cagliari sarà un banco di prova delicato ed impegnativo. I felsinei hanno incassato la prima sconfitta del 2025 giocando male e senza nerbo, come nelle precedenti trasferte di Empoli e Lecce, in più ci si è messo anche Abisso, con la sua discutibile direzione di gara, a peggiorare il tutto, ma ciò non può essere un alibi. Intanto, nel recupero contro il Milan di giovedì sera, è arrivato un successo in rimonta per 2-1 che ha rilanciato le ambizioni europee dei felsinei.

Il Cagliari continua invece il suo campionato di alti e bassi, con mini-serie positive che si alternano a sconfitte a macchia d’olio. Questa volta, contro la Juventus in casa, la battuta d’arresto poteva anche essere prevedibile ma, forse, ci si poteva aspettare da parte dei sardi una resistenza un po’ più convinta e dura. Per Nicola, fin da inizio stagione, quello della continuità è stato il problema maggiore, fare punti al Dall’Ara rafforzerebbe il morale e la convinzione. In ogni caso i 4 punti di vantaggio sul terz’ultimo posto sono ancora una buona garanzia.

Genoa-Empoli (domenica 2 marzo, ore 15.00) [in tv su DAZN]

Il Genoa è reduce dalla sconfitta di San Siro contro l’Inter, che ha comunque confermato il buon lavoro di Vieira, che ha dato una chiara identità ai liguri, rendendoli una squadra coesa e difficile da affrontare per tutti. Per mantenere  questo trend e, per chiudere definitivamente la pratica salvezza, una vittoria contro la terz’ultima, sarebbe quindi fondamentale.

L’Empoli, perdendo rovinosamente in casa contro l’Atalanta, è rimasto, da solo, al terz’ultimo posto. La serie delle ultime undici partite è davvero da film dell’orrore con appena due punti conquistati e ben nove sconfitte, per D’Aversa è gara da ultima spiaggia. Una nuova sconfitta aggraverebbe ulteriormente una situazione già estremamente complicata. Dov’è finita la squadra sbarazzina e concreta che nel girone d’andata era stata una delle rivelazione della stagione? A sparigliare tutto è però arrivata la storica qualificazione in semifinale di Coppa Italia grazie al successo ai calci di rigore contro la Juventus.

Roma-Como (domenica 2 marzo, ore 18.00) [in tv su DAZN/Sky/NOW]

Quella dell’Olimpico è una delle sfide più intriganti della giornata. La Roma, reduce dalla goleada inflitta al Monza, si è ormai riportata sul gruppo delle squadre in lotta per un posto nelle coppe europee. Dall’arrivo di Ranieri i giallorossi si sono trasformati da armata Brancaleone in una vera macchina da guerra che, non a caso, ha conquistato più punti di tutti. Il difficile però viene adesso, dopo una grande rimonta, continuare a pedalare senza mai guardarsi indietro. L’avversario di giornata è un test più che probante che ci dirà qualcosa in più sulla vera forza dei capitolini.

Il Como arriva dal successo di Firenze, doppiato con quello ancor più prestigioso ai danni del Napoli. Contro la ex capolista i ragazzi di Fabregas hanno espresso il meglio di sé confermando l’ottimo momento e la filosofia di fondo della società che è quella di crescere con un’idea di gioco sempre propositiva ed in continua evoluzione. Con le stelle Diao e Paz nulla pare impossibile per i lariani, anche fermare il treno giallorosso.

Milan-Lazio (domenica 2 marzo, ore 20.45) [in tv su DAZN]

Una delle altre grandi sfide della giornata è la sfida di San Siro. Il Milan arriva da un periodo di grandi delusioni con l’eliminazione in Champions e la beffarda sconfitta di Torino. Conceicao le sta provando davvero tutte, ma nulla sembra scuotere una squadra perennemente in bilico fra l’esaltazione e la depressione. Si parla già di rifondazione con le cessioni estive di tutti e tre i big rossoneri, Maignan, Leao e Theo, ma intanto c’è da finire bene la stagione, entrando nelle coppe, anche se il quarto posto sembra più una res sperata che un obiettivo reale. Intanto nel recupero del Dall’Ara, contro il Bologna, è arrivata un’altra cocente delusione, una sconfitta per 2-1, dopo l’iniziale vantaggio di Leao, che tiene la zona Champions assai distante dai rossoneri.

La Lazio ha profondamente deluso a Venezia dove non è riuscita ad andare oltre il pareggio incappando in una di quelle rare giornate storte di un campionato fin qui ben oltre le aspettative. Baroni ha lavorato benissimo, riuscendo a rifondare una squadra che in estate aveva salutato tutti i suoi big e creando un gruppo coeso e funzionale. L’inciampo in laguna ha però fatto perdere ai biancocelesti quel quarto posto che avevano occupato e ben difeso fino a domenica scorsa. Intanto, nei quarti di finale di Coppa Italia, contro l’Inter, è arrivata la sconfitta per 2-0 e la conseguente eliminazione.

Juventus-Verona (lunedì 3 marzo, ore 20.45) [in tv su DAZN/Sky/NOW]

La giornata si chiude con uno dei più classici testa-coda. La Juventus, in un periodo  positivo, eliminazione in Champions a parte, arriva dal successo di Cagliari che le ha regalato il quarto posto solitario. Motta si è tolto qualche sassolino dalle scarpe dopo le innumerevoli critiche ricevute ed ora può legittimamente ambire a conquistare un posto in Champions e a finire bene la stagione. Nessuno però poteva immaginare la figuraccia in Coppa Italia, dove, nella sfida di mercoledì sera contro l’Empoli, la Juventus è stata eliminata i calci di rigore dopo una prestazione definita vergognosa dallo stesso Motta.

L’Hellas, vincendo al 95’ contro la Fiorentina, ha raccolto tre punti insperati che ne hanno consolidato la classifica, mettendo 4 punti di distacco tra sé e l’Empoli. Zanetti, tra qualche gioia insperata e molte sconfitte, è comunque riuscito sempre a mantenere salda la prua della barca gialloblu verso la salvezza. Chiedere qualcosa di diverso rispetto ad una buona prestazione  a Torino è forse chiedere troppo, ma mai dire mai.

DiGiuseppe Floriano Bonanno

Nato a Torino nel 1964 e laureato in giurisprudenza a Bologna nel 1990, da una vita lavora in un’azienda top nel mondo del banking. Appassionato di sport, letteratura e viaggi, ha contribuito a diverse riviste online focalizzate su calcio e cultura. Inoltre, ha arricchito il suo percorso pubblicando una serie di romanzi.