Simone Inzaghi

La trentesima giornata di Serie A ha quasi definitivamente eliminato dalla lotta per lo scudetto l’Atalanta, delineando così una corsa a due per il tricolore limitata ad Inter e Napoli.

L’Inter ha disputato un primo tempo sontuoso, nonostante le tante assenze, portandosi agevolmente sul 2-0 grazie alle reti delle ‘seconde’ linee Arnautovic e Frattesi, e riducendo ai minimi termini una timida Udinese. Dopo la prodezza di Solet al 71’, che ha dimezzato lo svantaggio, però i nerazzurri si sono ritirati a difesa dei propri 16 metri, affidandosi a Sommer, autore di due fondamentali interventi. Nel finale Inzaghi si è fatto espellere a testimonianza della preoccupazione per le difficoltà dei suoi, dimostratisi ancora una volta incapaci di gestire agevolmente il vantaggio. E ora sotto con il derby di Coppa Italia!

Vince per 2-1 anche il Napoli al cospetto del solito imbarazzante Milan, che resiste appena 1’ , tanto ci mette Politano a infrangere l’equilibrio, e 20’ dopo è già sul 2-0, grazie alla rete di Lukaku, quasi sempre in gol quando vede rossonero. Nell’intervallo Conceicao cambia le carte in tavolo, correggendo gli errori di scelte iniziali, ma ci pensa Gimenez a spegnere ogni velleità facendosi parare un rigore da Meret, portando a quattro gli errori stagionali dal dischetto per i meneghini. Inutile il gol nel finale di Jovic. Ai rossoneri resta solo la speranza Coppa Italia per accedere in Europa, per Conte, invece, una grande risposta dei suoi, rivisti determinati, cattivi ed efficaci, e ora, a Bologna, resta l’ultimo scoglio, poi il calendario parrebbe in discesa fino alla fine.

Perde in trasferta, cosa che non accadeva dalla sfida di agosto contro l’Inter, l’Atalanta che conferma il suo momento di appannamento fisico e mentale. I ragazzi di Gasperini sono parsi lontani parenti di quelli di qualche tempo fa, inconcludenti e confusi, come dimostrato dall’errore di Hien che ha aperto la strada alla fuga, chiusa con il tiro vincente, di Kean. Per gli orobici è suonato quindi il de profundis sui sogni di scudetto, ora c’è anche da preoccuparsi per l’accesso alla Champions, con la muta di inseguitori ormai vicinissima. Per i viola di Palladino l’ennesima grande prova contro una grande che tiene aperti i giochi in chiave europea ed è un buon viatico anche per il proseguo della Conference League.

Vince, con qualche patema di troppo, il Bologna al Penzo, stoppando la serie di 4 pareggi del Venezia. Che la partita  sarebbe stata difficile lo aveva facilmente preconizzato alla vigilia Italiano e così è stato, e, seppure non avessero sofferto in difesa, i felsinei avevano graffiato poco in avanti, complice anche l’assenza di Castro. La partita si è decisa al 49’ quando Cambiaghi ha pescato Orsolini solo in area che, con una volès spettacolare, ha fatto esultare i cento tifosi rossoblù, residenti fuori provincia, visto il divieto di trasferta per i bolognesi di Bologna. Per i lagunari, che hanno più volte sfiorato il pari, resta l’amarezza e qualche rimpianto, con la zona salvezza che comunque non si è allontanata. Per il Bologna, invece, conferma del quarto posto e Atalanta ora sopra di due, ma martedì ci sarà l’andata della semifinale di Coppa Italia ad Empoli e, poi, il lunedì successivo, al Dall’Ara  la sfida verità contro il Napoli.

Vince anche la nuova Juventus di Tudor con una bella rete di Yildiz, al termine di una partita comunque complicata contro il solito Genoa, ostico e volitivo. La squadra bianconera è parsa comunque più coesa e determinata, e questo è già un primo, importante passo verso la guarigione. La sfida per l’accesso alla Champions è ora lanciata e, complice il calendario, abbastanza favorevole, i bianconeri sono i favoriti.

Vince per la settima volta di fila anche la Roma, grazie al solito Dovbyk che, nel finale, regala ai giallorossi un successo che vale oro. La squadra di Ranieri ha creato sì, ma ha anche molto sofferto, rischiando in più d’un’occasione. La Champions dista appena 4 punti e l’entusiasmo è ai massimi, però ora il calendario, finiti gli scontri contro tutte le piccole, inizia a salire in difficoltà, e pertanto si comincerà davvero a pesare quanto valgono i capitolini. Per Giampaolo l’ennesima delusione in un momento davvero difficile e sfortunato, con il vantaggio sull’Empoli che si è ridotto a soli due punti.

Il Como, che aveva un importante match-point in casa contro l’Empoli, si è fatto nuovamente recuperare da situazione di vantaggio, dopo la rete di Douvikas, al primo gol italiano, per effetto del gol di Kouame, che si è comunque divorato l’impossibile. La partita è stata bella e spettacolare, con occasioni da una parte e dall’altra, con i toscani che recriminano per i due legni colpiti e per tanti altri clamorosi errori sotto porta. Ora c’è il Bologna in semifinale di Coppa Italia, senza perdere di vista il Lecce, avvicinato a due punti.

Chi invece non ha fallito, dopo cinque partite, l’appuntamento con la vittoria scaccia-crisi è stato il Cagliari che, contro il povero Monza, ha dilagato nel secondo tempo grazie ai gol di Viola, Gaetano e Luvumbo. Tre punti che dovrebbero allontanare definitivamente i sardi dalla zona a rischio, mentre per i ragazzi di Nesta l’ennesima sconfitta di un campionato disgraziato che ormai è indirizzato verso una retrocessione inevitabile.

Il turno si chiude con le due sfide di oggi: alle 18.30 Hellas Verona- Parma e alle 20.45 Lazio-Torino.

DiGiuseppe Floriano Bonanno

Nato a Torino nel 1964 e laureato in giurisprudenza a Bologna nel 1990, da una vita lavora in un’azienda top nel mondo del banking. Appassionato di sport, letteratura e viaggi, ha contribuito a diverse riviste online focalizzate su calcio e cultura. Inoltre, ha arricchito il suo percorso pubblicando una serie di romanzi.