Antonio Conte

La penultima giornata di serie A, con ben nove partite giocate in contemporanea, ha regalato emozioni ed adrenalina che parevano sopite, riportando alla memoria i mitici tempi del radiofonico ‘Tutto il calcio minuto per minuto’.

Le aspettative non sono andate deluse con partite emozionanti e dall’esito incerto, piene di gol e di rimonte che hanno però lasciato all’ultima sfida la maggior parte dei verdetti.

Il Napoli, in quel di Parma, con tanta buona volontà ed abnegazione, le ha provate davvero tutte per vincere, colpendo tre clamorosi legni e vedendosi, nel lunghissimo recupero, prima assegnare e poi negare dalla Var un penalty che gli avrebbe quasi regalato il titolo. Per i ducali, che a Bergamo hanno un assoluto bisogno almeno di pareggiare, è tutto sommato andata bene, perché saranno comunque padroni del proprio destino, mentre per i ragazzi di Conte, espulso al pari di Chivu, al Maradona, contro il Cagliari già salvo, occorrerà fare lo stesso risultato dell’Inter.

L’Inter è, dal canto suo, stata davvero ad un passo dal clamoroso sorpasso che le avrebbe quasi sicuramente regalato lo scudetto. In una partita nervosa e ricca di emozioni forti i nerazzurri sono infatti andati due volte in vantaggio, con Bisseck e Dumfries, salvo vedersi poi  raggiungere sempre dal subentrato Pedro, con un gol ed un calcio di  rigore, entrambi autenticati dalla Var. Inzaghi e Baroni sono stati entrambi espulsi, e ora, nell’ultima sfida, possono solo sperare nel harakiri dei rispettivi rivali.

L’Atalanta certifica ulteriormente l’accesso in Champions ed il terzo posto espugnando, non senza polemiche, Marassi che ha festeggiato, forse improvvidamente la retrocessione della Sampdoria, che pare non sia più così certa. Due volte avanti con Pinamonti, il Genoa è stato sempre raggiunto e poi superati nel finale, grazie ai gol di Sulemana (al suo secondo centro consecutivo), Maldini (al primo gol in nerazzurro) e Retegui, giunto invece al suo gol numero 25 in campionato.

La Juventus, nonostante la buona volontà, ci mette più di un’ora ad avere la meglio dell’attenta difesa dell’Udinese e, grazie ai gol di Nico Gonzalez e Vlahovic, si ritrova con più di un match-point in mano, basterà vincere a Venezia per conquistare il quarto posto e l’accesso alla Champions. E questa sarebbe davvero una mezza impresa per Tudor che, forse, convincerebbe così la dirigenza ad affidargli la squadra anche nella prossima stagione.

La Roma continua a sperare grazie al successo per 3-1 contro il Milan. Dopo la spettacolare e commovente coreografia della curva Sud in onore di Ranieri, i giallorossi dopo 2’ sono già avanti con Mancini, i rossoneri perdono subito Gimenez, espulso per una gomitata ai danni dello stesso Mancini, ma riescono a pareggiare con Joao Felix, salvo poi cadere irrimediabilmente sotto i colpi dei capitolini che fanno loro l’intera posta grazie alle reti di Paredes e Cristante. Espulso nel finale anche Conceicao e, se la Roma spera ancora nella Champions, per i rossoneri, al momento, il prossimo anno non ci sarà una stagione europea.

Dopo la trionfale notte dell’Olimpico, e i relativi festeggiamenti, il Bologna del figliol prodigo Italiano cade a Firenze dicendo definitivamente addio ai sogni di quarto posto. La viola, che recupera così la settima posizione che le varrebbe l’accesso alla Conference League, passa due volte in vantaggio con Parisi e Richardson, vedendosi però raggiungere dai felsinei, a segno con Dallinga ed Orsolini (giunto al suo quattordicesimo gol in campionato) prima di scappare definitivamente grazie alla rete di Kean, arrivato al centro numero 18. Inutile sottolineare la difesa in versione horror dei felsinei…

Il Como ha provato ad inguaiare l’Hellas grazie al secondo centro consecutivo di Caqueret, ma, nel finale, una rete del capitano di lungo corso Lazertic, ha regalato ai veneti un punto preziosissimo che rende meno drammatica l’ultima trasferta ad Empoli in cui basterà un pari per salvarsi, impresa tutt’altro che scontata però.

Il Torino cade ancora in questo suo pessimo finale di stagione, facendosi trafiggere a Lecce dall’eurogol di Ramadani.  Per i ragazzi di Giampaolo occorre ora fare un mezzo miracolo, ovvero vincere a Roma con la Lazio, per sperare nella salvezza, certo possibile, ma tutt’altro che semplice da raggiungere, dipendendo non solo dal proprio risultato.

Il Cagliari, dopo tanto patire, stacca il biglietto-salvezza vincendo lo scontro diretto contro il Venezia, che si scioglie come neve al sole in Sardegna. Di Mina, Piccoli e Deiola le tre reti che, se salvano i sardi, quasi condannano i lagunari, ora penultimi, ed attesi dalla sfida interna contro la Juventus. Dispiace davvero per Di Francesco che, anche quest’anno, difficilmente potrà festeggiare una salvezza che avrebbe forse meritato, mentre sorride Nicola per l’ennesima salvezza conquistata, stavolta, guidando una squadra per tutta la stagione.

Dopo l’incredibile primo tempo terminato in svantaggio a Monza per la rete di Birindelli in contropiede, l’Empoli risorge nella ripresa e grazie ai gol di Colombo, Viti e all’autorete di Pizzignacco, e si regala un match-point forse inatteso. Nello scontro diretto con l’Hellas occorrerà vincere per essere salvi, salvo clamorose sorprese sugli altri campi.

DiGiuseppe Floriano Bonanno

Nato a Torino nel 1964 e laureato in giurisprudenza a Bologna nel 1990, da una vita lavora in un’azienda top nel mondo del banking. Appassionato di sport, letteratura e viaggi, ha contribuito a diverse riviste online focalizzate su calcio e cultura. Inoltre, ha arricchito il suo percorso pubblicando una serie di romanzi.