La sesta giornata ci regala l’ennesima capolista diversa, questa volta si tratta di una grande, magari non la più attesa, ma di certo una delle favorite, il Napoli.
Al Maradona i ragazzi di Conte hanno sbrigato la pratica Monza in un tempo e poi si sono limitati a controllare, senza troppo soffrire. Le reti di Politano e Kvara hanno rilanciato i partenopei in vetta, cosa che non succedeva dall’annata scudetto. La mano dell’allenatore si vede eccome, la squadra è coesa, equilibrata e fisica, a parte la sbandata iniziale di Verona fare gol agli azzurri sta diventando molto difficile, mentre in avanti la qualità c’è e anche ben copiosa. Chi vorrà vincere il titolo non potrà non tenere in conto il Napoli.
Sale al secondo posto la Juventus che, ancora una volta, mantiene la porta inviolata e torna a segnare tre gol, tutti nella ripresa, ad iniziare dal rigore di Vlahovic, che fa poi doppietta. Il tempo gioca a favore di Motta, la rosa è forte, qualitativa in tutti i reparti, e di prospettiva come dimostra anche la rete nel finale di Conceicao, una freccia in più nella faretra del mister italo-brasiliano.
Procedono a braccetto le milanesi che agganciano il terzo posto. I rossoneri faticano mezz’ora contro il buon Lecce di Gotti, poi straripano con tre gol in una manciata di minuti nel finale di tempo. Fonseca, al terzo successo consecutivo, pare aver trovato la quadra, grazie alle reti di Morata, Hernandez ed il ‘solito’ Pulisic, martedì ci sarà un nuovo probante test contro il Bayer Leverkusen.
Torna al successo anche l’Inter, in un pirotecnico 3-2 a Udine, dove la squadra di Inzaghi crea tanto e altrettanto spreca, venendo punita praticamente ad ogni occasione lasciata. Se c’è qualcosa che preoccupa è proprio questa fragilità difensiva, davvero inattesa, ma la buona notizia è il ritorno al gol di Lautaro Martinez, autore di una doppietta.
Cade invece in casa il Torino, che perde così la vetta della classifica, un 2-3 che palesa le lacune difensive, ma che nulla toglie ai ragazzi di Vanoli, mai domi che cercano due volte di rientrare in partita senza riuscirci completamente, davvero splendido il gol di Coco nel finale. Ottima di contro la prova della nuova Lazio di Baroni che gioca con autorevolezza, dominando a lungo e molto creando, per l’Europa i biancocelesti ci sono eccome.
Finisce con uno 0-0 il derby toscano tra Empoli e Fiorentina, con i padroni di casa che mantengono la loro imbattibilità ed i viola che si confermano squadra ancora in costruzione, che non ha ancora trovato la quadra. Per Palladino c’è ancora moltissimo da lavorare, mentre per D’Aversa si tratta di continuare con questo coraggio e sicumera
Risale la Roma, vittoriosa nel finale grazie alla rimonta lanciata da Cristante e concretizzata dal giovane e promettentissimo Pisilli. Secondo successo consecutivo in campionato per Juric ma, questa volta, i giallorossi hanno fatto davvero poco per meritarselo. All’Olimpico si è vista una sola squadra, uno splendido Venezia che è stato fermato solo da un mostruoso Svilar. Già il pareggio sarebbe stato strettissimo per i lagunari, figuriamoci la sconfitta, ma per Di Francesco la maledizione pare proseguire, le sue squadre sono belle e spettacolari, ma molto poco pratiche e, tantissimo, sfortunate.
Sale il Como che, al termine di una vivace sfida supera per 3-2 l’Hellas. Non inganni il risultato stretto perché in realtà è stata una sorta di tiro al bersaglio degli attaccanti lariani contro Montipò, che ha compiuto una serie infinita di interventi davvero prodigiosi. Protagonista della sfida è stato anche Cutrone, autore di una doppietta, mentre Belotti ha realizzato il suo primo gol con il Como. Per Fabregas solo buone nuove e squadra che cresce a vista d’occhio, l’Hellas fa quel che può, ma l’avversario si è dimostrato troppo forte.
Al Dall’Ara sabato sera è stata una vera partita da Champions quella tra Bologna ed Atalanta, che si sono affrontate a viso aperto e a ritmi europei. Meglio i felsinei nel primo tempo, che però passano in vantaggio solo ad inizio ripresa con la perla di Castro, al terzo centro consecutivo. Poi una sciocchezza inaccettabile di Lucumi, il miglior fin lì, costa il rosso al colombiano e la partita si trasforma in un lungo e monocorde esercizio attacco contro difesa, con gli orobici che conquistano il pari quasi all’ultimo respiro con un’altra perla, questa volta di Samardzic. In ogni caso Italiano e Gasperini hanno avuto le risposte che cercavano in vista degli incontri di Champions della prossima settimana.
La giornata si chiude con la sfida tra Parma e Cagliari in programma al Tardini alle 20.45.