La finale del Masters 1000 di Bercy ha lasciato, come da pronostico, poco spazio alle sorprese. Novak Djokovic si è infatti aggiudicato il torneo, battendo in finale Grigor Dimitrov 6-4 6-3. Per il N.1 al mondo è il titolo numero 97 in carriera, dietro solo a Connors e Federer (109 e 103 rispettivamente), oltre che il 40esimo 1000.
La sfida di Parigi ha avuto poca storia, con il serbo che è stato bravo ad approfittare dei classici cali mentali all’interno della partita del bulgaro. Djokovic ha portato a casa due break fondamentali nei momenti più caldi dei due set, gestendo poi al meglio i suoi turni di servizio e soffrendo poco. Nel secondo e decisivo set è poi arrivato anche un altro break, quello che ha chiuso il match sul 6-4 6-3 finale. Grande prova di forza per Nole, che arriva al meglio alle Finals di Torino (con protagonista anche il nostro Sinner) in programma la prossima settimana. Al serbo basterà vincere un solo match per confermarsi in testa al ranking ATP a fine anno, per l’ottava volta in carriera (record assoluto).
Grigor Dimitrov ha mostrato ancora una volta ciò che lo caratterizza da inizio carriera: tennista tecnicamente bello da vedere, con colpi eleganti, ma che si perde nei momenti importanti. Un grande rimpianto per gli esteti di questo sport, che a inizio carriera vedevano in lui colpi e movenze del primo Federer. La realtà ha detto altro, con appena 8 titoli portati a casa dal bulgaro fino a oggi, ultimo addirittura nel 2017. I precedenti con Djokovic lasciavano poco spazio alle speranze dei suoi tifosi, visto il parziale di 12-1 a favore del serbo. Dimitrov, protagonista comunque di un ottimo torneo, si assesta in quattordicesima posizione nel ranking, continuando a inseguire un titolo che gli manca ormai da 6 anni.