La quarta giornata di Serie A ha confermato la sensazione di equilibrio che, per ora, caratterizza il campionato, con le cosiddette ‘piccole’ che reggono il passo delle grandi a cui propongono rebus difficili da risolvere. In attesa dei posticipi odierni Parma-Udinese e Lazio-Verona, diamo uno sguardo alle tematiche principali dell’ultimo turno della nostra Serie A.
Dopo la scioccante sconfitta all’esordio con l’Hellas il nuovo Napoli di Conte sembra aver trovato la giusta direzione e, raccogliendo il terzo successo consecutivo, guarda ora tutti dall’alto. Il roboante 4-0 di Cagliari non deve comunque trarre in inganno, dopo il vantaggio di Di Lorenzo, infatti, i sardi sono stati in partita fino al 65’, tanto che il migliore in campo è risultato Meret, autore di una serie di prodigiosi salvataggi. Se Kvara torna quello dell’annata scudetto, con Lukaku, che è una garanzia in zona gol, chi vorrà vincere il titolo dovrà misurarsi con i campani.
Stecca l’Inter che, a Monza, riesce a pareggiare solo all’88’ con Dumfries la rete di Dany Mota realizzata appena 8’ minuti prima. Se le due vittorie con Lecce ed Atalanta, ci avevano fatto rivedere la squadra dominante dello scorso anno, la sfida di ieri ci ha restituito una squadra più ‘umana’ e giocabile. Inzaghi ha ancora qualcosa da sistemare, bene invece la squadra di Nesta, che si mostra già coesa e ben equilibrata.
La nuova Juventus di Motta, dopo lo 0-0 contro la Roma, replica risultato e prestazione ad Empoli, dove crea un paio di occasioni per tempo, ma rischia grosso nel finale. L’inserimento degli ultimi arrivati abbisogna di tempo, l’organizzazione ed i concetti di gioco si intravvedono, ma prima di avere un’orchestra perfetta ci vorrà un po’ di tempo. La difesa funziona, unica ancora imbattuta della Serie A, ma davanti ci sono le stesse difficoltà che incontrava il Bologna lo scorso anno contro chi giocava stretto dietro, chiudendo le vie di passaggio.
Neppure il Torino approfitta del turno apparentemente favorevole facendosi imporre lo 0-0 interno dal Lecce. La squadra di Vanoli è parsa lenta ed impacciata, tanto che ha costruito poco e nulla, offrendo spesso campo libero alle ripartenze avversarie. Alla fine è proprio la squadra di Gotti a dover, e poter, a diritto, lamentarsi per la mancata vittoria.
Bella partita, ricca di gol ed emozioni, quella di Bergamo in cui un Atalanta solida e reattiva, in un primo tempo pirotecnico, è riuscita a rimontare due volte la Fiorentina e poi a mettere la freccia del sorpasso. La squadra di Gasperini, dopo le due sconfitte di fila, ha rialzato la testa con tutti i suoi attaccanti in gol. Un’altra giornata-no per i ragazzi di Palladino ancora a digiuno di vittorie ed incappati nella prima sconfitta stagionale.
Nella serata delle grandi risposte il Milan di Fonseca risponde presente con un netto 4-0 maturato già nel primo tempo, anche se con due penalty. La squadra si è dimostrata ancora una volta letale e divertente, quando si tratta di offendere, ma troppo sbilanciata e disequilibrata quando invece deve difendere, tanto che il Venezia, prima del 2-0, aveva avuto un paio di nette occasioni per pareggiare. I lagunari, travolti oltre i demeriti, si sono mostrati un po’ troppo fragili mentalmente e questo deve preoccupare molto Di Francesco. Per i rossoneri inizia la settimana della verità, con Liverpool ed Inter come probanti test per saggiarne le reali potenzialità ed ambizioni.
Anche la Roma non riesce a cancellare lo 0 nella casella delle vittorie, venendo raggiunta al 95’ da De Winter, dopo che Dovbyk, alla prima rete italiana, l’aveva portata avanti. Questa volta non c’è proprio nulla da obiettare alla prestazione dei giallorossi, che hanno sempre fatto la partita, creando e sprecando davvero troppo. De Rossi sta cercando la quadra, cosa non facile, ma il materiale umano indubbiamente c’è. Per Gilardino un altro punto pesante contro una grande che fa tanto morale e classifica.
Neppure Italiano può festeggiare e, anzi, gli è andata pure bene visto che al 74’ il suo Bologna era sotto 2-0. Il Como, subito in vantaggio, grazie ad una sfortunata autore dell’esordiente Casale, sciorina un’ora di grande calcio, con Paz sugli scudi, salvo poi cedere fisicamente e permettere la rimonta dei felsinei a segno con i neo-entrarti Castro ed Iling-Junior. Mercoledì per il Bologna ci sarà l’atteso esordio in Champions League, ma se non si accende al più presto l’interruttore sarà, temo, buio profondo.
La giornata, come dicevamo a inizio pezzo, si chiude con le sfide odierne, alle 18.30 Parma- Udinese e alle 20.45 Lazio-Hellas Verona.